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L'avvocato di Vannacci spiazza tutti: "Non ho letto il libro, lo difendo perché c'è il diritto a dire c******"

Giorgio Carta, avvocato di Roberto Vannacci, spiega di non aver letto il libro del generale ma che lo difende a prescindere

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Giorgio Carta, avvocato di Roberto Vannacci, in una intervista rilasciata a Il Foglio, ha dichiarato di non aver letto il libro dell’eurodeputato leghista, Il mondo al contrario, ma che ha deciso di difendere comunque il generale in quanto ritiene, citando Marco Pannella, che ci sia anche il “diritto a dire c******”.

L’avvocato di Roberto Vannacci: “Non ho letto il libro, ma lo difendo a prescindere”

“Non ho letto il libro perché difendo a prescindere il diritto alla libera manifestazione del pensiero”, ha dichiarato Carta.

“Difendo il principio – ha aggiunto il legale – efficacemente compendiato da Marco Pannella secondo cui anche dire cazz*** è un diritto costituzionalmente garantito, ma il libro non l’ho letto perché mi interessa difendere la libertà di espressione riconosciuta a tutti, militari inclusi”.

La grande passione per la lettura dell’eurodeputato leghista

L’avvocato Carta ha anche rivelato che l’eurodeputato ha una grande passione per la lettura: “Il Manifesto dei conservatori di Scruton è il libro che mi sono permesso di consigliare al generale Vannacci, salvo scoprire che lo aveva già letto”.

E ancora: “Lo sa che il generale è un uomo molto colto, ha tre lauree e parla fluentemente diverse lingue e addirittura il russo? Non è il mostro che voi dipingete, è modesto, studia tanto, impara velocemente ed è un mammone”

Secondo l’avvocato, Vannacci sarà in grado di portare un grande contributo al Parlamento europeo: “Per ora studia, ma sono convinto che farà bene, ha molto da dire sui nostri valori tradizionali. Sulle persone che hanno valori tradizionali”.

Vannacci, gip militare archivia i reati di istigazione a disobbedire le leggi o a commettere reati

Il gip militare di Roma, a scioglimento della riserva formulata per le due denunce presentate in merito al libro Il mondo al contrario, ha deciso per l’archiviazione con riferimento ai fatti contestati, fatta eccezione per una eventuale diffamazione militare inerente ad uno specifico militare menzionato nel testo, per il cui vaglio e approfondimento ha assegnato alla Procura militare il termine di quattro mesi per svolgere ulteriori indagini.

Sono invece stati esclusi i reati di istigazione a disobbedire alle leggi o a commettere reati.

“Prendiamo atto con soddisfazione della decisione del giudice e attendiamo l’esito delle ulteriori indagini disposte, nella convinzione che la parte del libro indicata non abbia contenuto diffamatorio, nemmeno per il militare individuato dall’ordinanza, che difatti non risulta aver mai sporto denuncia”. Così Giorgio Carta a commento della vicenda.

Fonte foto: ANSA

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