L'attore Alberto Gimignani e la fine dell'incubo, assolto dopo 10 anni: "Innocente, ma non ho più lavorato"
Accusato di riciclaggio e ricettazione, dopo 10 anni di processo è arrivata la sentenza di assoluzione per l’attore Alberto Gimignani: “Liberatoria”
Dieci anni di processo, con l’accusa di riciclaggio e ricettazione con il ruolo “tecnico” in una banda criminale di rivendita di cellulari rubati. Alla fine però, l’attore Alberto Gimignani è stato pienamente assolto, sebbene a suo dire la “gogna mediatica” gli ha “gravemente compromesso la carriera”.
La sentenza su Alberto Gimignani
Assoluzione: dopo sedici giorni nel carcere romano di Regina Coeli e sei mesi agli arresti domiciliari “dall’oggi al domani”, e dieci anni passati alla sbarra, alla fine l’attore Alberto Gimignani è stato dichiarato innocente rispetto alle accuse di riciclaggio e ricettazione.
La sentenza è arrivata nella giornata di ieri – giovedì 24 ottobre 2024 – “dopo dieci anni e quattro mesi dalla notizia dell’arresto. Una sentenza liberatoria. In questi anni la mia carriera si è fermata” ha detto l’attore ad Adnkronos.
La vicenda non è però finita perché, come dicono gli avvocati di Gimignani, Daria Grimani e Pierluigi Rossi, si dovrà continuare “a lavorare affinché al nostro assistito sia restituito il giusto risarcimento non solo per la lunga attesa, ma anche per quella gogna mediatica che gli ha gravemente compromesso la carriera di attore”.
Le accuse all’attore
Alberto Gimignani, oggi 63enne, ha iniziato il suo calvario giudiziario nel 2014, dopo l’arresto a Roma (si era costituito di rientro dagli Stati Uniti) con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata a furto, ricettazione e riciclaggio, arrivata in seguito a un’operazione dei militari sul riciclaggio di numerosi telefoni cellulari, anche all’estero.
“Ero negli Stati Uniti da mio figlio – ha raccontato l’attore dopo l’assoluzione – quando mio padre mi ha chiamato dicendomi che mi cercava la Polizia. Pensavo a uno scherzo, mio padre era un burlone”.
E invece l’arresto c’è stato davvero, e per Grimignani “è stato un cambio di vita totale, non solo dal punto di vista personale. Tutti, di fronte alla notizia di un arresto, dicono ‘eh beh, qualcosa aveva fatto’. Dal punto di vista professionale ti vengono chiuse tutte le porte, alla faccia della presunzione di innocenza”.
Il futuro di Gimignani
Gimignani nella sua carriera ha lavorato con grandi nomi del cinema (Ettore Scola, Pupi Avati, Gabriele Muccino) e per grandi produzioni televisive (da La Piovra a Un Posto al Sole), ma dall’arresto “ho fatto pochissime cose marginali, ma non certo le fiction o i film in prima serata che facevo fino a luglio del 2014. Mi sono reso conto che una notizia del genere non si risolve in due o tre mesi, come pensavo”.
L’attore ha quindi deciso di cambiare vita: “Ho lavorato in Francia, e questo mi ha un po’ salvato dal congelamento artistico che invece in Italia è stato messo in pratica”. E oggi, con l’assoluzione in mano, è ancora più risoluto nel voler ricostruire la sua carriera.
“Ho sempre continuato e continuerò a fare l’attore. Spero che da questo punto in poi si possa ripartire ma questi dieci anni non me li ridà nessuno” ha poi concluso Gimignani.