L'attentato a Trump può decidere le elezioni Usa? Cosa succede ora con Donald "eroico" e "martire"
Come cambio lo scenario relativo alla corsa alla Casa Bianca dopo l'attentato a Donald Trump
Donald Trump colpito, ma non affondato. Quel pugno chiuso svettante sopra il suo viso insanguinato è un’immagine già storica. Il tycoon, passato lo spavento e l’incredibile pericolo, è già proiettato al 5 novembre, la data in cui gli americani dovranno decidere se fargli riguadagnare lo Studio Ovale o se confermare Joe Biden come presidente, a meno che questo non lasci la corsa, ipotesi al momento tutt’altro che remota.
- Elezioni Usa, così cambiano gli scenari dopo l'attentato a Trump
- La tremenda immagine di Biden alla Cnn e quella intrepida di Trump
- Cosa il tycoon ripeterà all'infinito
Elezioni Usa, così cambiano gli scenari dopo l’attentato a Trump
Quel che è sicuro è che dopo ciò che è accaduto in Pennsylvania, a Butler, Trump giocherà la carta dell’uomo duro, che addirittura versa sangue per il popolo, provando a contrapporre tale immagine a quella di un Biden annebbiato e disorientato. Non che fino ad oggi non lo abbia fatto, ma certamente adesso proporrà questa opposizione in modo ancor più energico e tambureggiante.
Da oggi il tycoon ha quindi un’arma in più. A fornirgliela il destino che per una questione di millimetri non è diventato tragico, facendosi eroico.
La tremenda immagine di Biden alla Cnn e quella intrepida di Trump
A dargli una mano nella campagna elettorale c’è pure Biden. Dovrebbe essere colui che dovrebbe mandarlo al tappeto e invece un tappeto glielo sta stendendo.
Nell’immaginario collettivo ci sono due vivide istantanee: quella del presidente in carica scombussolato nel tremendo duello televisivo sulla Cnn e quella di Trump, insanguinato e intrepido.
Cosa il tycoon ripeterà all’infinito
Dopo i fatti di Butler, c’è la netta sensazione che il tycoon abbia guadagnato vantaggio per la corsa alla Casa Bianca. Il 5 novembre non è lontano, ma nemmeno vicinissimo.
Al momento, però, il vento soffia dalla sua parte. Ed è banale rimarcare che la comunicazione di Trump farà di tutto affinché l’aria non cambi. Martire, uomo impavido e solo al comando, la narrazione dei democratici che seminano odio e innescano attentati, etc etc saranno argomenti che il candidato repubblicano ripeterà all’infinito.
Dall’altra parte della barricata c’è Biden, sempre più frastornato e pressato dal suo stesso partito che spinge per far sì che si ritiri dalla corsa alla presidenza.
Il tempo è tiranno e stringe. Ogni giorno che passa c’è il pericolo di un ulteriore indebolimento della base democratica. E Trump, ‘eroico’ e ‘martire’, già inizia a pregustare il ritorno alla Casa Bianca.