Spari a Trump, gli Usa contro i servizi segreti: "Perché non si sono accorti dell'attentatore?"
I servizi segreti nell'occhio del ciclone: tutti gli errori commessi nell'attentato a Donald Trump. C'erano delle testimonianze contro l'attentatore
Donald Trump è stato colpito all’orecchio da un colpo di fucile esploso da un attentatore mentre l’ex presidente degli Stati Uniti era impegnato in un comizio a Butler, in Pennsylvania. A sparare è stato Thomas Matthew Crooks, 20enne del posto, scovato dai cecchini, dopo l’attentato, e freddato. Il fatto ha avuto chiaramente eco globale e aperto un dibattito in America: cos’hanno sbagliato i servizi segreti nella protezione del Tycoon?
- Falla nel sistema del Secret Service: Donald Trump è stato lasciato “solo”
- Via all’indagine: chi ha avuto le colpe maggiori nell’attentato al candidato repubblicano?
- Servizi segreti accusati: tutti i loro errori
- I testimoni dell’attentato: perché non sono stati ascoltati prima degli spari
- Chi guida i servizi segreti americani, criticati dopo l’attentato a Trump
- Come agisce il Secret Service: tutte le info
Falla nel sistema del Secret Service: Donald Trump è stato lasciato “solo”
Subito dopo essersi accertati della buona salute del candidato alla presidenza delle prossime elezioni di novembre, il Paese si è interrogato sull’attentato e sulle falle nella sicurezza.
Thomas Matthew Crooks si è posizionato su su un tetto a poche centinaia di metri dal comizio, qui ha avuto il tempo di mirare e sparare, indisturbato. Una libertà d’azione che sta facendo indignare la nazione e puntare il dito contro i servizi segreti.
Uno scatto appena successivo all’esplosione dei 5 colpi verso Donald Trump
Via all’indagine: chi ha avuto le colpe maggiori nell’attentato al candidato repubblicano?
Se uno squilibrato riesce a colpire, da un tetto, il candidato presidente Usa, è chiaro che c’è stata una falla nel sistema di protezione. Ad occuparsene saranno ora le autorità che hanno subito avviato le indagini del caso. Sul banco degli imputati è finito subito il funzionamento dell’apparato di sicurezza messo in campo a Butler.
La direttrice dei servizi segreti statunitensi, Kimberly Cheatle, comparirà il 22 luglio davanti alla Commissione parlamentare per la supervisione e la responsabilità per testimoniare sull’attacco all’ex presidente Usa Donald Trump. A convocarla è stato James Cormer, direttore dell’organismo di vigilanza. Una mossa necessaria da parte sua che pure ha sottolineato il coraggio degli uomini che hanno fatto da scudo a Trump e hanno neutralizzato l’assalitore.
Secondo Associated Press, l’inchiesta dei servizi federali parte dall’ipotesi secondo cui ci siano stati errori e negligenze nelle misure di sicurezza.
Servizi segreti accusati: tutti i loro errori
Cosa viene imputato all’impianto di protezione, saltato in occasione degli spari a Trump a Butler? Sono due i capi principali d’accusa: la mancata ricognizione e il mancato ascolto di alcune testimonianze che pure parevano aver scovato un potenziale pericolo per l’ex presidente.
Secondo le prime ricostruzioni infatti è mancata una ricognizione attenta sugli edifici vicini allo spiazzo ma soprattutto sono state ignorate alcune segnalazioni dei presenti.
Inoltre la reazione all’attentato ha destato qualche sospetto. L’assalitore è stato neutralizzato con ritardo, l’evacuazione è stata confusa. E gli agenti che hanno fatto da scudo a Donald Trump ad un certo punto lo hanno scoperto, rendendolo di nuovo un bersaglio facile.
I testimoni dell’attentato: perché non sono stati ascoltati prima degli spari
Un testimone avrebbe riferito di aver avvisato gli agenti della presenza del 20enne armato sul tetto dell’azienda situata vicino al comizio di Trump.
Secondo Reuters, un altro uomo, Ben Maser, un saldatore 41enne presente al comizio, avrebbe notato due agenti alla ricerca di un uomo. Un altro testimone, alla Bbc, ha detto di aver visto l’uomo armato e di aver cercato invano per 4 minuti di allertare la polizia.
“Abbiamo notato il tizio che si arrampicava sul tetto dell’edificio accanto a noi, a 15 metri di distanza”, ha raccontato tale Greg Smith. “Aveva un fucile, si vedeva chiaramente. Perché non ci sono i servizi segreti su tutti questi tetti? Ho pensato: ‘Perché Trump continua a parlare? Perché non lo portano via?‘ Non è un posto grande. È un errore di sicurezza”
Chi guida i servizi segreti americani, criticati dopo l’attentato a Trump
Non si tratta di un periodo di grandi risultati per il comparto dei servizi segreti americani. La cronaca degli ultimi mesi ha spesso messo sotto l’occhio del ciclone l’organizzazione diretta da Kimberly Chetley. In carica dal 2022, Chetley è una veterana con 28 anni d’esperienza. Ha protetto Dick Cheney e Joe Biden. A dirigere il settore operativo c’è, invece, Cynthia Sjoberg Radway.
Un intruso è riuscito a penetrare nella Casa Bianca, eludendo la sicurezza; più volte sono state violate le cancellate della stessa residenza del Presidente, fino ad arrivare ai comportamenti ritenuti poco consoni di alcuni membri del personale. Tutto questo solo negli ultimi mesi.
Dal 7 ottobre scorso, l’allerta per potenziali attentati contro gli Stati Uniti è stata posta ai massimi livelli anche all’estero e anche in Italia. Massima attenzione per i luoghi legati all’America nel nostro Paese, dalle ambasciate ai luoghi diplomatici fino alle accademie e alle università statunitensi.
Come agisce il Secret Service: tutte le info
Il Secret Service deve tutelare il presidente, la first lady e le altre personalità di spicco del Paese, incluso il candidato sfidante del Potus. Lavorano con nomi in codice e dispongono di enormi risorse. Possono infatti usare mezzi speciali e contare su 7mila funzionari e 150 uffici distaccati.
Come scrive il Corriere della Sera, questo genere di organizzazione lavora prima, durante e dopo i grandi eventi. Prima che inizi un comizio, per esempio, viene studiato il luogo dove avrà luogo, si studiano le potenziali minacce, la presenza di potenziali elementi pericolosi.
Le guardie del corpo perlustrano l’area e intervengono in caso di necessità. Viene schierato poi il Counter Sniper team (la truppa che ha il compito di rispondere a un eventuale cecchino) e il Counter Assault team (se il pericolo risulta ancora maggiore rispetto ai cecchini).