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L’Atleta di Lisippo deve tornare a Fano: Corte Ue di Strasburgo dà ragione all’Italia

La Corte Ue ha dato ragione all’Italia, che rivendicava il possesso dell’Atleta di Lisippo, statua greca pescata al largo di Fano negli anni Sessanta

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Respinto il ricorso presentato dalla fondazione Paul Getty: la Corte europea dei Diritti dell’Uomo ha detto ragione all’Italia, affermando che la statua greca dell’Atleta di Fano, attribuita allo scultore Lisippo, dovrà far ritorno in Italia, che potrà ora chiederne la restituzione al museo della Villa Getty a Malibu, in California. Soddisfazione del ministro Sangiuliano.

L’Atleta di Fano di Lisippo dall’Italia al Getty Museum

La Corte europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo ha dato ragione all’Italia, in merito alla controversa disputa sulla proprietà dell’antica statua greca – datata tra il IV e il II secolo a.C. – conosciuta come Atleta di Fano, e attribuita allo scultore greco Lisippo.

La statua venne ritrovata nell’estate del 1964 nel mare Adriatico al largo di Fano, da un’imbarcazione battente bandiera italiana che rinvenne casualmente l’opera incrostata, che era rimasta impigliata nelle reti da pesca a circa 75 metri di profondità.

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha “lavorato in maniera serrata” affinché la Corte Ue riconoscesse all’Italia il diritto di farsi restituire dalla Fondazione Paul Getty Museum la statua dell’Atleta di Fano di Lisippo

Dopo anni di sparizioni e compravendite controverse, nel 1977 l’Atleta venne acquistata dal Getty Museum per quasi 4 milioni di dollari. L’Italia ha da sempre richiesto la restituzione dell’opera, cosa che il museo ha sempre rifiutato, asserendo che fosse impossibile stabilire con precisione il luogo del recupero.

La Corte Ue sulla controversia

L’Italia aveva quindi richiesto la confisca dell’opera, con un’ordinanza emessa prima dal Tribunale di Pesaro e poi confermata definitivamente, nel 2018, dalla Corte di Cassazione, alla Fondazione Paul Getty Museum si è opposta presentando un ricorso per violazione della protezione della proprietà.

Ora la Corte di Strasburgo ha deciso che l’Italia ha tutto il diritto di confiscare e chiedere la restituzione dell’opera, affermando che la Fondazione Gettu si è comportata “in maniera negligente o non in buona fede nel comprare la statua nonostante fosse a conoscenza delle richieste avanzate dallo Stato italiano e degli sforzi intrapresi per il suo recupero”.

Nonostante ciò, la Fondazione avrà comunque a disposizione tre mesi per chiedere il riesame del caso alla Grande Camera della Corte Europea. Ma intanto, la prima sentenza ha soddisfatto non poco chi chiedeva a gran voce la restituzione dell’Atleta.

Le parole del ministro Sangiuliano

“La Corte europea di Strasburgo ha riconosciuto con una sentenza inequivocabile i diritti dello Stato italiano”. Sono le parole del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, soddisfatto per la sentenza emessa dalla Corte.

“I giudici sono stati chiari al riguardo della proprietà della statua ‘Atleta vittorioso’, ritrovata nelle acque vicine alla costa marchigiana e poi trafugata all’estero – ha poi continuato il ministro – Proseguiremo con rinnovata determinazione la nostra azione per riaverla presto in Italia”.

“La restituzione dell’Atleta di Fano è una questione su cui abbiamo lavorato in maniera serrata. Da quando sono ministro oltre 100 opere sono state restituite dagli Usa e altrettante dalla Gran Bretagna” ha concluso poi Sangiuliano.

Fonte foto: ANSA/IPA

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