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Kata scomparsa e il video su TikTok con lei che parla: ma è un fake generato dall'intelligenza artificiale

Su TikTok spunta un video di Kata: "Voglio tornare a casa, vi prego di aiutarmi", ma si tratta di un falso. Un esperto commenta: "Inquietante"

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

All’occhio meno critico potrebbe sembrare un messaggio di Kata, la bambina scomparsa a Firenze, il video comparso su TikTok. La piccola lancia un appello e un invito affinché gli investigatori rintraccino al più preso i suoi rapinatori. Parole piene di paura e innocenza, se fossero vero. Si tratta, piuttosto, di un fake generato dall’intelligenza artificiale.

Kata fa un appello su TikTok, ma è un fake

La notizia è stata riportata da ‘Il Tirreno’ e ripresa da altre testate nazionali, ‘Rai News’ tra queste.

Nel video vediamo una bambina con una tuta bianca addosso, seduta su una sedia gialla e intenta a parlare. Le sue parole: “Voglio tornare a casa dai miei genitori, mi manca troppo mia mamma”.

Un video di Kata che fa un appello spunta su TikTok, ma è un fake

Ancora: “Vi prego di aiutarmi, se qualcuno ha visto i miei rapitori contattate le forze dell’ordine. Spero che questo video acceleri il mio ritrovamento, ogni secondo è prezioso, più tempo passa e più è difficile la strada del ritorno”.

Un video palesemente fake, creato con un’intelligenza artificiale. Gli autori, infatti, hanno preso una delle tante immagini di Kata che girano sul web e hanno animato il volto.

L’esperto: “Inquietante, intervengano i legislatori”

Il professor Antonio Cisternino, presidente del dipartimento di informatica dell’Università di Pisa, ai microfoni dell”Ansa’ ha commentato: “La tecnologia è ormai alla portata di chiunque. Di software e applicazioni che sfruttano in questo modo l’intelligenza artificiale se ne trovano tanti, non è troppo difficile”.

Quindi l’esperto condivide una riflessione sul video incriminato: “La qualità non è nemmeno la migliore, viene animato il volto ma l’immagine resta ‘piatta’. Chiunque può utilizzare la tecnologia dell’Ia generativa. Operazioni del genere seguono il sensazionalismo“.

Infine, Cisternino conclude: “È inquietante, prima o poi i legislatori dovranno intervenire. A parte essere macabro qual è il senso? Non ce ne sono. Non fai altro che generare nei cari della bambina sentimenti di tristezza o anche peggio”.

Le ultime novità su Kata

Durante la puntata di ‘Chi l’ha visto’ andata in onda mercoledì 21 giugno sono state mostrati alcuni filmati di tensioni verificatesi all’interno dell’ex hotel Astor occupato.

Tra i video mostrati, uno in particolare ha attirato l’attenzione degli inviati e dello studio per via della voce di una bambina fuori campo, che gridava: “Basta! Basta!”.

Secondo i genitori di Kata, quella non sarebbe la voce della loro figlia. La piccola Katalyna, 5 anni, è scomparsa intorno alle ore 15 del 10 giugno e dal primo momento sono scattate le ricerche.

Gli investigatori si stanno concentrando soprattutto sull’ex hotel Astor, occupato da tempo, e con gli inquilini stretti in un probabile giro di racket delle stanze, un contesto che dal primo giorno è posto sotto indagine da parte degli inquirenti.

Fonte foto: ANSA

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