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Istruttore di una palestra a Palermo in arresto per atti sessuali con allieve minorenni: le prove nel telefono

L'istruttore di una palestra di Palermo è stato arrestato per violenza ai danni delle allieve minori. Due le vittime, si continua a indagare

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

A Palermo un istruttore sportivo di 27 anni è stato arrestato per adescamento di minori e produzione di materiale intimo non consensuale delle allieve minorenni. L’arresto è stato eseguito in seguito alla segnalazione di un genitore preoccupato. Le indagini hanno in seguito rivelato che due allieve di 16 anni sono state coinvolte dall’istruttore, che avrebbe approfittato del rapporto di fiducia con le ragazze per ottenere foto e video intimi. Gli investigatori stanno continuando a esaminare i suoi dispositivi elettronici per raccogliere ulteriori prove e verificare se ci siano altre vittime coinvolte.


La vicenda a Palermo

A Palermo un giovane istruttore sportivo di 27 anni è stato accusato di adescamento di minori e produzione di materiale pornografico (possesso di materiale intimo di minori) utilizzando allieve minorenni. L’intervento della polizia giudiziaria è stato scatenato da una segnalazione alla procura specializzata nella violenza di genere, violenza domestica e tutela delle vittime vulnerabili.

 Violenza in palestra a Palermo: arrestato un 27enne

La denuncia è partita da un genitore preoccupato per le attenzioni sessuali che l’istruttore avrebbe rivolto all’amica di sua figlia quattordicenne. Le indagini hanno poi rivelato che due allieve di 16 anni erano state coinvolte in attività pornografica da parte dell’istruttore, sfruttando il rapporto di fiducia instaurato nel contesto sportivo.

Le indagini: prove nei dispositivi elettronici

Durante le perquisizioni, gli investigatori hanno recuperato prove decisive dai dispositivi elettronici dell’istruttore. Le testimonianze delle vittime hanno confermato lo scambio di materiale intimo e la dinamica degli abusi sessuali. È emerso che l’istruttore sfruttava la sua posizione per ottenere foto e video intimi dalle giovani in cambio di favori o promesse nel contesto delle attività sportive.

Gli esami forensi su computer, cellulari e altri dispositivi hanno fornito ulteriori dettagli sulle modalità degli abusi e sulla possibile presenza di altre vittime coinvolte.

Arrestato: non si ferma la ricerca di altre vittime

L’istruttore è agli arresti domiciliari in attesa del processo per rispondere delle gravi accuse di adescamento di minori e produzione di materiale pornografico con minorenni.

Le autorità giudiziarie stanno procedendo con le indagini per determinare l’estensione completa delle sue attività criminose e verificare l’eventuale coinvolgimento di altre vittime.

Fonte foto: 123RF

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