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Israele mette al bando Greta Thunberg dopo il post a sostegno di Gaza: "Non è un modello educativo e morale"

L'ambientalista Greta Thunberg è stata bandita da Israele: pochi giorni va ha condiviso un post a favore degli abitanti di Gaza e della Palestina

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il post condiviso da Greta Thunberg a sostegno di Gaza e della Palestina non è piaciuto affatto al governo di Tel Aviv: Israele avrebbe messo al bando l’attivista svedese, sostenendo che stia nascondendo gli orrori di Hamas.

Il post di Greta Thunberg che ha fatto infuriare Israele

Tutto è partito da una foto condivisa sui suoi profili social venerdì 20 ottobre, in occasione della 270 settimana di Friday for Future. Insieme ad alcune altre attiviste, Greta Thunberg ha mostrato cartelli a favore della Palestina.

Lo ha fatto “in solidarietà con la Palestina e Gaza” e nella didascalia ha spiegato che il suo gesto è motivato dalla necessità del mondo di “farsi sentire e chiedere un immediato cessate il fuoco, giustizia e libertà per i palestinesi e i civili coinvolti”.

L’ambientalista 20enne è stata molto criticata per quel post, soprattutto perché in una prima versione era contenuto un peluche giudicato antisemita. Ha spiegato poi che si trattava di un pupazzo utile a chi soffre di autismo, ricondividendo di nuovo la foto.

Il ministero dell’Istruzione israeliano la mette al bando

Quel post avrebbe prodotto delle conseguenze. Stando a quanto riportato dalla fonti israeliane e agenzie di stampa, il ministero dell’Istruzione di Israele avrebbe annunciato di aver messo al bando Greta Thunberg dai programmi nelle scuole.

Non ci sarà più spazio per lei e la causa ambientalista, a quanto pare. “Hamas è un’organizzazione terroristica responsabile dell’omicidio di 1.400 israeliani innocenti – sono le parole riportate dal ministero – Questa posizione la squalifica dall’essere un modello educativo e morale“.

Critiche all’attivista anche da parte dell’esercito

Per le autorità israeliane, quindi, la Thunberg “non è più idonea a fungere da ispirazione ed educatrice per gli studenti israeliani“. Critiche sono arrivate anche da parte dell’esercito israeliano, per bocca del portavoce Arye Sharuz Shalicar.

La svedese è stata tacciata di essere “una sostenitrice del terrorismo“, allargando la pesante accusa anche a “chiunque si identifichi con lei in futuro”. Una posizione severissima e destinata a suscitare ulteriore polemica sul caso.

Sono numerose le personalità pubbliche, non solo del mondo politico ma anche dello spettacolo, che in questi giorni stanno sensibilizzando in maniera meno dogmatica sulle responsabilità tra Israele e Hamas. I numeri riportano di una situazione particolarmente drammatica nel territorio, con vittime civili da entrambe le parti.

Fonte foto: ANSA

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