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Interrogato Bujar Fandaj accusato dell'omicidio di Vanessa Ballan: s'è avvalso della facoltà di non rispondere

Bujar Fandaj, l'uomo 41enne di Altivole accusato dell'omicidio di Vanessa Ballan, si è avvalso della facoltà di non rispondere all'interrogatorio

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

L’arresto di Bujar Fandaj, il 41enne di Altivole accusato dell’omicidio di Vanessa Ballan, è stato convalidato nella mattinata di giovedì 21 dicembre. Interrogato, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Le ultime notizie su Bujar Fandaj

Bujar Fandaj, il piccolo imprenditore di 41 anni di Altivole accusato dell’omicidio a coltellate di Vanessa Ballan, è attualmente detenuto nel carcere di Treviso.

L’uomo, come riportato dall’agenzia ‘ANSA’, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del magistrato.

Carabinieri in azione dopo la morte di Vanessa Ballan.

Cosa rischia Bujar Fandaj

Nella giornata di mercoledì, il procuratore capo di Treviso Marco Martani aveva spiegato che Bujar Fandaj rischia l’ergastolo per la morte di Vanessa Ballan, di cui è accusato.

Nei confronti del 41enne, la Procura ipotizza i reati di omicidio volontario pluriaggravato dalla premeditazione, dai pregressi rapporti affettivi, dall’aver ucciso una donna incinta e al termine di atti di persecuzione. Marco Martani ha detto: “Restando fermi questi elementi, la pena è l’ergastolo e viene precluso il ricorso al rito abbreviato”.

Cosa si sa sull’omicidio di Vanessa Ballan

Bujar Fandaj e la vittima Vanessa Ballan avrebbero avuto una relazione che, stando al racconto del procuratore capo di Treviso Marco Martani, riportato da ‘ANSA’, sarebbe nata nel 2022 e sarebbe stata “troncata dalla donna a giugno“. A ottobre, la ragazza aveva denunciato per stalking il 41enne.

Il procuratore capo di Treviso ha riferito che Bujar Fandaj avrebbe attivato una nuova utenza telefonica il giorno prima del delitto. Poi, sull’omicidio, Marco Martani ha aggiunto: “Si è avvicinato alla casa con la bicicletta e non con la sua auto, probabilmente per non farsi riconoscere. Aveva un borsone dove aveva un martello, due coltelli e altri attrezzi da scasso”.

In merito a Bujar Fandaj e a quanto accaduto dopo la morte di Vanessa Ballan, il procuratore capo di Treviso ha anche raccontato: “Ci aveva telefonato ammettendo il fatto, e questo per noi ha valore confessorio. Aveva detto che si sarebbe costituito ai carabinieri di Riese, ma per noi era un tentativo di depistaggio. Aveva detto che si trovava nei campi lì intorno, ma era in una zona diversa. I carabinieri non hanno mai cessato di sorvegliare l’abitazione con una pattuglia in borghese, si sono accorti del suo rientro a casa in ora notturna e lo hanno sottoposto a fermo”.

Fonte foto: ANSA & Instagram Bujar Fandaj

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