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Inni al Duce e frasi razziste durante la cena in un ristorante a Ferrara: "Vestiti da poliziotto e carcerati"

Il titolare del ristorante a Ferrara in cui si è tenuta la cena in cui ci sarebbero stati inni al Duce e frasi razziste ha raccontato cosa è successo

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Sta facendo ancora discutere la cena in un ristorante di Ferrara in cui, lo scorso 22 dicembre, sarebbero stati fatti inni al Duce e pronunciati frasi razziste. Il titolare del locale ha raccontato cosa è successo.

Il racconto del titolare del ristorante

A ‘Il Resto del Carlino’, il ristoratore ha raccontato a proposito della serata: “Saranno stati 10-15 minuti di ’casino’, è volata qualche frase scomoda e poi è arrivata la polizia. Quei ragazzi avevano prenotato un tavolo per oltre 20 persone, ricordo che qualcuno aveva vestiti strani: una ragazza da poliziotta, altri da carcerati. Pensavo a una festa, una goliardata”.

Il titolare del locale ha poi aggiunto: “Sono volate frasi, diciamo molto scomode”. Lo stesso ristoratore, però, a proposito delle presunte frasi inneggianti al fascismo e al nazismo, ha dichiarato: “Queste non le ho sentite sinceramente, stavo lavorando, andavo avanti e indietro dalla cucina”. Il ristoratore ha parlato di “frasi nei confronti di persone uccise. Li abbiamo invitati a smetterla subito o li avremmo cacciati dal locale”.

La polizia, contattata da alcune clienti del ristorante, è intervenuta nel locale e ha provveduto a identificare alcuni ragazzi dopo la cena.

L’intervento della polizia nel ristorante

Il titolare del ristorante ha spiegato che la polizia è stata chiamata da alcune clienti del locale, “indignate per il comportamento di quei ragazzi della tavolata vicina”.

Una delle testimoni di quella sera ha riferito alla polizia di essere stata minacciata di morte. Il ristoratore, a questo proposito, ha raccontato: “L’ha detto anche a me ma non ho visto quella scena direttamente. Lei diceva di smetterla ed è stata presa in giro”.

Sui volantini inneggianti Benito Mussolini e Adolf Hitler, il titolare del locale ha poi chiarito: “Anche in questo caso mi è stato riferito dalle clienti. Alla fine ci ha pensato la Polizia. Hanno iniziato a chiamare fuori uno per uno quei ragazzi per identificarli“.

Come è finita la cena al ristorante di Ferrara

Sulla conclusione della cena nel suo ristorante, il titolare del locale ha infine detto: “I ragazzi hanno pagato, lasciando qualcosa in più per aver rotto alcuni bicchieri e si sono scusati per quanto era successo”.

Fonte foto: 123RF - allasimacheva

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