,,

24 indagati a Ferrara per apologia del fascismo e odio razziale, minacce e vilipendio delle Forze Armate

Perquisizioni della Polizia in corso a Ferrara: 24 indagati per apologia del fascismo e odio razziale, minacce e vilipendio delle Forze Armate

Pubblicato: Aggiornato:

Dalle prime ore del mattino sono in corso a Ferrara una serie di perquisizioni nei confronti di 24 persone, indagate per apologia del fascismo e odio razziale, minacce e vilipendio delle Forze Armate. Il provvedimento, emesso dalla Procura, è in esecuzione dagli agenti della Polizia di Stato delle Digos di Ferrara, Bologna e Ravenna.

Perquisizioni a Ferrara

Sono iniziate all’alba di oggi – mercoledì 14 febbraio – una serie di perquisizioni, da parte degli agenti della Polizia di Stato delle Digos di Ferrara, Bologna e Ravenna, nei confronti di 24 persone a Ferrara, in Emilia Romagna.

Il provvedimento in esecuzione, emesso dalla Procura estense, riguarda indagini per 24 persone, accusate di apologia di fascismo, istigazione all’odio razziale, minacce e vilipendio delle Forze Armate.

24 indagati a Ferrara per apologia del fascismo e odio razziale, minacce e vilipendio delle Forze ArmateFonte foto: Tuttocittà.it
Ferrara, dove gli agenti della Polizia di Stato delle Digos Bologna e Ravenna, oltre a quella locale, hanno effettuato perquisizioni nei confronti di 24 persone, indagate per apologia di fascismo

L’operazione, denominata “Bravi ragazzi”, è coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Sul posto sono anche presenti operatori specializzati della Polizia Postale per analizzare il materiale informatico oggetto di sequestro.

L’indagine delle forze dell’ordine

L’indagine che ha portato alle perquisizioni odierne sarebbe partita da una cena, tenutasi prima dello scorso Natale, durante la quale un gruppo di persone riunitesi in un ristorane avrebbe inneggiato al nazismo e a Hitler.

Inoltre sarebbero stati anche stampati e diffusi dei volantini con identico contenuto, con l’aggiunta di una serie di minacce alle forze dell’ordine.

A quanto si apprende, le perquisizioni, gli accertamenti e i controlli servirebbero quindi a apire se l’episodio in questione sia stato isolato o se si è di fronte a un gruppo strutturato.

L’apologia di fascismo in Italia

Il reato di apologia di fascismo in realtà non esiste nel codice penale italiano, ma è regolamentato da una specifica legge, la numero 645 del 1952, conosciuta come “Legge Scelba”, dal nome di Mario Scelba, politico democristiano che all’epoca era ministro dell’Interno.

Nel testo l’apologia, ovvero il prendere le difese del defunto regime fascista, è intesa come l’azione di chiunque esalti “esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”.

Negli anni però numerosi chiarimenti sono stati necessari, soprattutto in seguito ai continui rigurgiti nazionalisti sempre tollerati e mai del tutto condannati nel nostro Paese. L’ultimo caso è forse quello delle commemorazioni di Acca Larentia, con la Cassazione che è intervenuta nel dibatto sul saluto romano.

polizia Fonte foto: 123RF
,,,,,,,,