NOTIZIE
SOCIAL NEWS

Ingresso vietato al cane e Luca Toni si scaglia contro un club di Reggio Emilia, il gestore: "Come un 16enne"

Luca Toni ha attacco sui social un circolo di Reggio Emilia, dove non è potuto entrare con il cane per assistere al torneo di calcio del figlio

Pubblicato:

Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Luca Toni non può entrare con il suo Golden retriever in un circolo di Reggio Emilia e attacca il direttore. L’ex attaccante della Nazionale ha pubblicato diverse storia sul suo profilo social per denunciare la “follia” del divieto di ingresso ai cani nel club, nel quale lui voleva entrare per assistere alla partita del figlio di 10 anni che gioca nel Sassuolo.

Luca Toni e la polemica sul cane

“Follia. Siamo nel 2024 e in questo circolo di Reggio Emilia i cani non possono entrare. Complimenti”: ha detto così il centravanti campione del Mondo del 2006 nella sua storia su Instagram, inquadrando il suo cane Stella.

“Guardatelo questo cane così cattivo…Purtroppo in questo circolo entra di tutto, ma i cani no…” ha ironizzato riprendendo il Golden retriever al guinzaglio. L’ex calciatore originario di Serramazzoni di Modena ha poi continuato a sfogarsi con un’altra storia: ” “È uscito il megadirettore per dirmi che a causa di problemi igienici i cani non vengono fatti entrare dato che c’è una terrazza con piscina. Peccato che oggi (ieri, ndr) la piscina fosse chiusa… Follia”.

La polemica

Dai social la polemica si è poi spostata sulla stampa. Parlando al Corriere della Sera, Toni ha raccontato che la piscina era chiusa e che in ogni caso “questa razza di cani viene impiegata proprio per i salvataggi in mare e in piscina. Gli ho pure detto: ‘E se per caso era un non vedete che avevo bisogno del cane?’ Hanno replicato: ‘Quello è un caso particolare’. Tutto semplicemente assurdo“.

“Poi ad un certo punto – ha raccontato ancora – la signora all’ingresso ha abbozzato: ‘Adesso vediamo come fare’. E io ho replicato: ‘Per niente, come fate con Luca Toni dovete fare con tutti'”.

“Dopo la discussione con il direttore del circolo – ha aggiunto Toni – si è scoperto che due mamme erano riuscite a entrare con due cani piccoli al seguito che, probabilmente, nessuno aveva notato. Dopo la discussione il direttore è andato a cercarle per farle uscire».

La risposta del direttore del circolo di Reggio Emilia

Al Resto del Carlino il direttore del circolo privato ha dato la sua versione dei fatti: “In nessun circolo di Reggio Emilia è permesso ai cani di entrare. Ci sono norme igieniche da rispettare e stavamo allestendo il solarium per la prossima apertura. Nessuno dei 700 soci si è mai lamentato, se tutti portassero i propri cani qui sarebbe una situazione ingestibile”.

“Inoltre – ha aggiunto – non è vero che abbiamo negato al signor Toni la possibilità di vedere la partita di suo figlio. Come lui stesso ha fatto poco dopo, si poteva aggirare il circolo e arrivare direttamente davanti alla recinzione dei campi da gioco. Ho spiegato tutto ciò in maniera gentile, ma lui ha preferito fare una storia su Instagram come un 16enne…“.

Spiegazioni che non hanno soddisfatto Luca Toni, che al Corriere della Sera ha ribattuto ancora al direttore del circolo: “Ma vi rendete conto? Per questo signore è normale che ho dovuto fare il giro di tutta la struttura per andare a vedere la partita di mio figlio al di là della recinzione. E si meraviglia pure perché ho fatto una storia su Instagram. Io ho 47 e mi dispiace per lui che pensi che le storie su Instagram le facciano solo i sedicenni. Si vede che è rimasto al Medioevo“.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963