Indagine su onlus per l'accoglienza dei migranti: un arresto
Una delle maggiori onlus di Parma dedicata all'accoglienza dei migranti è finita sotto indagine: il titolare usava soldi pubblici per pranzi e viaggi
Ai domiciliari il titolare di un’associazione dedicata all’accoglienza dei migranti. Svoltare onlus, una delle maggiori realtà del terzo settore a Parma, è coinvolta in un’inchiesta per peculato e reati fiscali. Lo riporta Repubblica.
Indagine su onlus per l’accoglienza dei migranti a Parma: i reati contestati
Diversi i reati contestati al legale rappresentante dell’associazione: peculato, malversazione ai danni dello Stato, turbativa d’asta, falso e omessa dichiarazione ai fini Ires e Irap, commessi nel settore dei servizi di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale.
Gli ufficiali di polizia giudiziaria del gruppo della Guardia di Finanza di Parma hanno eseguito nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal tribunale di Parma. Sono stati sequestrati, inoltre, liquidità, beni mobili e immobili per un totale quasi 1,4 milioni di euro.
Il legale rappresentante della onlus si sarebbe impossessato delle somme destinate all’assistenza migranti, prelevandoli direttamente dai loro conto correnti, utilizzati per pranzi con pregiati vini francesi, prolungati viaggi all’estero, acquisti di costosi capi d’abbigliamento e di smartphone di ultima generazione, trattamenti di bellezza, pagamento utenze domestiche personali e condominiali.
Le spese personali effettuate illecitamente sono state quantificate per un totale di 240mila euro.
Indagine su onlus per l’accoglienza dei migranti a Parma: l’inchiesta
Le indagini cominciate nel settembre 2018, sono partire da un controllo fiscale effettuato nei confronti della Svoltare Onlus, durante il quale il titolare aveva consegnato alla Guardia di Finanza un documento falso dove dichiarava l’iscrizione al registro regionale delle associazioni di volontariato, prerequisito per accedere ai benefici fiscali delle onlus e poter contrattare con la pubblica amministrazione.
A partire dal luglio del 2015, anno della sua costituzione l’associazione aveva ottenuto dalla Prefettura di Parma, attraverso false autodichiarazioni, la gestione del servizio di accoglienza richiedenti asilo e dal Comune di Parma la gestione di interventi destinati a favore di persone adulte senza dimora in condizione di grave emarginazione.
Dalle indagini è emerso l’utilizzo di false attestazioni per la partecipazione ai bandi della Prefettura e del Comune di Parma, l’appropriazione indebita di parte dei circa 16 milioni di euro di fondi pubblici ottenuti, oltre all’omessa presentazione delle dichiarazioni Ires e Irap del 2016, 2017 e 2018.
Il titolare della onlus si è appropriato di consistenti somme di denaro e, in quanto amministratore di sostegno nominato dal Tribunale e quindi pubblico ufficiale, è adesso accusato di peculato.
Nei primi anni di attività della onlus il legale rappresentante avrebbe infatti sottratto dai conti correnti intestati a trenta dei componenti del centro di accoglienza quasi 80mila euro. Soldi utilizzati per compiere spese personali al di fuori del sostegno a migranti e altre persone in condizioni di indigenza.