Incidente in Australia su nave Saipem fa crollare il titolo in Borsa: -11%, cos'è successo sulla Castorone
Il titolo di Saipem Spa, azienda attiva nel settore dell'energia e delle infrastrutture, è crollato in Borsa dopo la conferma dell'incidente su una nave in Australia
Sulla nave posatubi Castorone, nella mattinata di martedì 30 gennaio, al largo dell’Australia è avvenuto un incidente. La conferma è arrivata da Saipem Spa, società fondata da Enrico Mattei nel 1957 che opera nel settore della prestazione di servizi per il settore dell’energia e delle infrastrutture. La vicenda ha fatto crollare il titolo in Borsa, con un secco -11%.
- Saipem e l'incidente in Australia
- Quali danni si sono verificati sulla nave Castorone
- Crollato il titolo in Borsa
Saipem e l’incidente in Australia
Secondo quanto riferito da Saipem, “si è verificato un incidente sulla nave posatubi Castorone al largo delle acque australiane durante le normali operazioni di posa”.
L’incidente, ha sottolineato la società, “non ha causato feriti“.
Il mezzo è impegnato nella realizzazione di un gasdotto: il progetto, come ricordato da Askanews, è quello di Scarborough firmato con la australiana Woodside, in qualità di operatore in nome e per conto di Scarborough Joint Venture.
Saipem si occupa dell’installazione e del rivestimento della export trunkline del gasdotto che collegherà il giacimento di gas di Scarborough con il corrispondente impianto onshore.
Quali danni si sono verificati sulla nave Castorone
Si sono “verificati danni localizzati alla dorsale che verranno riparati”, ma la nave “non ha riportato danni significativi“.
“La salute e la sicurezza del nostro personale, dell’ambiente e dei nostri asset è una priorità assoluta per Saipem”, è la chiusura del comunicato.
Crollato il titolo in Borsa
Dopo la notizia dell’incidente, il titolo di Saipem è crollato in Borsa.
La società ha perso l’11,33% a 1,3455 euro, a metà mattinata di martedì 30 gennaio, dopo la conferma delle indiscrezioni di un incidente in Australia proprio da parte dell’azienda.
A incidere sul tonfo del titolo, inoltre, la notizia che la saudita Saudi Aramco ha deciso di bloccare l’aumento della produzione di greggio a 12 milioni di barili al giorno invece di 13 milioni.