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Inchiesta su Piero Fassino per il furto del profumo: si tratta il ritiro della querela in caso di risarcimento

Piero Fassino potrebbe uscire dall'inchiesta sul furto del profumo tramite un risarcimento alla società che lo ha querelato

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Piero Fassino tratta. La società che gestisce il duty free dal quale il parlamentare del Pd avrebbe rubato un profumo potrebbe accettare un risarcimento per ritirare la querela e consentire alla procura di chiudere l’inchiesta.

La proposta di risarcimento di Piero Fassino

Piero Fassino ex segretario dei Ds e ora parlamentare del Partito Democratico, potrebbe uscire dall’inchiesta che lo vede imputato per il furto di un profumo Chanel da un negozio del duty free dell’aeroporto di Fiumicino.

Negli scorsi giorni la società ha formalizzato la querela indicando proprio Fassino come il colpevole del furto. Stando a quanto riporta il Corriere della Sera però, il processo potrebbe non tenersi.

L’interno dell’aeroporto di Fiumicino

Le due parti infatti starebbero trattando per un risarcimento in cambio del ritiro della querela. L’avvocata della società querelante, Francesca Tolentino, ha però negato questa circostanza.

Il caso del furto del profumo

Ad Aprile gli agenti della polaria hanno ricevuto una denuncia per il furto di un profumo marca Chanel da 130 euro circa da un negozio del duty free dell’aeroporto di Fiumicino, a Roma.

Le indagini successive hanno individuato come possibile autore del furto il parlamentare del Partito democratico ed ex segretario dei Democratici di sinistra Piero Fassino.

Il politico fin dal primo momento si è difeso dicendo di aver preso il profumo dallo scaffale ma di aver poi dovuto rispondere a una telefonata e di essersi dimenticato di pagarlo.

Il furto del profumo e il processo

Fassino ha poi immediatamente proposto un risarcimento per il profumo, fino al doppio del suo valore, vale a dire 260 euro in totale. Il caso però ha presto raggiunto portata nazionale e difficilmente il politico riuscirà ad accordarsi per una cifra così bassa.

Ad immortalare il momento in cui Fassino prende il profumo dallo scaffale ci sarebbe anche un video delle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto di Fiumicino, che hanno inquadrato proprio il momento del presunto furto.

Sul caso è ancora sospesa una decisione del tribunale di Civitavecchia, che potrebbe cambiare il corso del processo. Fassino infatti è accusato di aver tentato altre due volte di rubare dal duty free dall’aeroporto, circostanza che potrebbe consistere in un’aggravante.

Fonte foto: Ansa

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