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Inala "droga della risata" da un palloncino ad Alessano, Pierpaolo Morciano morto durante il suo compleanno

Pierpaolo Morciano è morto durante il suo compleanno ad Alessano, in provincia di Lecce: avrebbe inalato la droga della risata da un palloncino

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Ci sarebbe la cosiddetta “droga della risata“, inalata da un palloncino, dietro al decesso di Pierpaolo Morciano, morto nel giorno del suo ventiseiesimo compleanno nella tarda serata di domenica 17 novembre ad Alessano, nella provincia di Lecce.

Droga della risata: come è morto Pierpaolo Morciano ad Alessano

In base a quanto accertato dai carabinieri e riportato dall’agenzia ANSA, Pierpaolo Morciano, che stava festeggiando il suo compleanno assieme agli amici in strada, avrebbe assunto la cosiddetta “droga della risata”, ossia protossido di azoto.

Dopo aver inalato il gas da un palloncino, il 26enne ha accusato un malore.

Secondo i carabinieri ci sarebbe la “droga della risata” dietro la morte di Pierpaolo Morciano. (la foto è di archivio)

I soccorsi e il decesso di Pierpaolo Morciano ad Alessano

Quando Pierpaolo Morciano ha accusato il malore è stato chiamato il 118. I soccorritori, però, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane.

La salma del 26enne stata portata all’ospedale Vito Fazzi di Lecce.

Cos’è la droga della risata, o protossido di azoto

Sul sito internet del Dipartimento per le politiche antidroga del Governo è disponibile il rapporto dell’EMCDDA intitolato “Recreational use of nitrous oxide: a growing concern for Europe“, pubblicato il 21 novembre del 2022, che “evidenzia i rischi e i danni della sostanza, sempre più facilmente disponibile e popolare presso fasce di giovani”.

Il rapporto “esamina gli effetti negativi della sostanza sulla salute: avvelenamenti, ustioni e danni al sistema nervoso, quantitativamente ancora limitati ma in crescita” e, “dato il recente sviluppo del fenomeno”, “raccomanda il rafforzamento del monitoraggio sulla sostanza e la ricerca nelle aree dell’epidemiologia, tossicologia, farmacologia, offerta, efficacia del trattamento e delle contromisure, alcune delle quali presentate nei casi di studio, considerando anche la scarsità di alternative a questo gas per gli usi legali”.

Anche la Sima (Società italiana di medicina dell’adolescenza) ha affrontato l’argomento dei palloncini di gas esilaranti. Sul sito si sottolinea che il protossido di azoto è “usato come anestetico generale in Medicina” ma si aggiunge anche che “i giovani lo usano come droga ricreativa (‘hippy crack‘) per i suoi effetti euforizzanti riempiendone dei palloncini, dai quali viene poi inalato a grandi boccate”.

Nel testo si legge ancora: “L’inalazione non è innocua: il gas esilarante diminuisce la disponibilità di ossigeno per l’organismo determinando disturbi della parola e dell’equilibrio, insensibilità agli stimoli, annebbiamento mentale, allucinazioni uditive e visive, fino alla perdita di coscienza. Ci sono anche danni a lungo termine”.

Fonte foto: iStock - Facebook Pierpaolo Morciano

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