Morto imprenditore veneto scomparso in Slovacchia: è mistero

È stato ritrovato morto in Slovacchia l’imprenditore veneto di 66 anni scomparso da giorni. Il corpo di Loris Colusso, originario di San Michele al Tagliamento in provincia di Venezia, è stato recuperato martedì dalle acque del fiume Danubio, nei dintorni della capitale Bratislava, come riportato dall’Ansa, che cita giornali locali.

L’indagine sulla morte di Loris Colusso

Stando a quanto appreso dall’Ansa, la polizia slovacca non avrebbe trovato segni di violenza sul corpo che facciano pensare a un omicidio.

Per questo motivo, dalle prime informazioni, si propende per un gesto volontario.

Sarà comunque l’autopsia disposta dagli inquirenti a chiarire meglio le circostanze della morte di Loris Colusso.

La scomparsa di Loris Colusso

Secondo le testimonianze di amici e colleghi, Colusso aveva dato evidenti segnali di paura per la sua vita, giorni prima della sua scomparsa.

Il giornale ‘Buongiorno Slovacchia’, di cui il 66enne era editore, ha scritto: “Aveva inviato messaggi a collaboratori e amici in cui mostrava timori per la sua sicurezza personale. Si sentiva seguito, sorvegliato. Nelle ultime telefonate si diceva estremamente preoccupato e aveva cominciato a temere per la sua vita.

“Era andato alla polizia con l’avvocato per fare una denuncia contro ignoti – ha riferito ancora il giornale locale – ma poi ha lasciato la stazione senza fare dichiarazioni. Rimangono molti interrogativi sugli ultimi giorni. Diverse cose strane sono accadute dal giorno della sua assenza”.

Giallo Loris Colusso: le testimonianze

Come riportato dal ‘Messaggero’, nei giorni precedenti alla scomparsa la figlia Selena e l’ex moglie Enza Vio sono state le prime ad allarmarsi: “Dal 16 luglio non abbiamo più avuto sue notizie – ha raccontato la figlia  – Ci siamo preoccupate. Ho sentito papà domenica 12 luglio. Mi aveva raccontato di essere seguito, che qualcuno lo stava tenendo d’occhio. A quel punto ho sentito anche le persone che gli stanno vicini.”

“Mi hanno riferito che papà era come andato in tilt – ha riferito ancora Selena – Si era preoccupato al passaggio di una mamma con il passeggino perché sosteneva che vi fossero delle armi. Così mercoledì scorso l’ho ricontattato per rassicuralo e per avvisare che il mio compagno sarebbe partito per andarlo a prendere”.

Colusso abitava da quindici anni a Bratislava, nei primi anni’80 ha avuto una piccola esperienza nel suo paese come vicesindaco, per poi, nel 1982, aprire insieme ad alcuni amici la Turist coop, una cooperativa turistica di San Michele estesa dopo anni anche ai mercati dell’Est, come riportato da ‘Il Messaggero’.

Con la caduta della cortina di ferro, Colusso fondò nel 1992 a Bratislava la “Slovakia Group”, una società di servizi e consulenza finanziaria.