Ilaria Salis visita a sorpresa un carcere di Torino, striscione di protesta contro l'europarlamentare Avs
Striscione contro Ilaria Salis a Torino, l'eurodeputata Avs presenta il libro illustrato da Zerocalcare e visita a sorpresa il carcere
Visita a sorpresa sabato al carcere di Torino per Ilaria Salis. L’europarlamentare Avs è stata alle Vallette prima della presentazione al centro sociale Askatasuna del libro illustrato di Zerocalcare sulla sua prigionia in Ungheria. Ma non sono mancate le polemiche, a partire da uno striscione contro di lei apparso in città.
- Ilaria Salis, visita a sorpresa al carcere di Torino
- Ilaria Salis presenta il libro di Zerocalcare
- Striscione di protesta contro l'europarlamentare
Ilaria Salis, visita a sorpresa al carcere di Torino
Sabato 19 ottobre Ilaria Salis è stata a Torino, dove era attesa per un evento al centro sociale Askatasuna.
Prima dell’incontro però l’europarlamentare di Alleanza Verdi Sinistra ha fatto visita a sorpresa al carcere torinese delle Vallette.
“Oggi sono stata in visita a sorpresa alla casa circondariale Lorusso Cutugno di Torino, più conosciuto come Le Vallette. All’esterno mi sono incontrata con ‘le mamme in piazza per il dissenso’, che da anni si occupano quotidianamente di queste tematiche”, ha scritto sulla sua pagina Facebook.
“Ho incontrato ragazze che avrebbero bisogno di assistenza medica e di tutt’altro genere di strutture. La maggior parte delle persone è in carcere per reati di lieve entità. Persone svantaggiate, che vivono ai margini”, ha poi detto Salis, nelle parole riportate dal Corriere della Sera.
Ilaria Salis presenta il libro di Zerocalcare
Quindi in serata l’evento al centro sociale Askatasuna con la presentazione del fumetto di Zerocalcare Questa notte non sarà breve.
Il volume racconta la storia di Ilaria Salis e la sua prigionia in Ungheria ed è in vendita per raccogliere fondi a sostegno delle spese legali degli attivisti antifascisti sotto processo in Europa.
Ilaria Salis ha raccontato i mesi trascorsi in carcere in Ungheria: “Ho fatto ricorso alla mia forza interiore, i valori politici innanzitutto, ma anche ricordi e saperi che mi avevano tramandato compagni finiti in carcere prima di me”.
“Ho avuto contatti con l’esterno dopo sette mesi, ma sapevo di non essere sola”, ha detto.
Striscione di protesta contro l’europarlamentare
Ma non sono mancate le polemiche per l’arrivo di Ilaria Salis nel capoluogo piemontese.
A partire dallo striscione “Ilaria Salis, Torino non ti vuole!”, firmato dall’organizzazione neofascista “Avanguardia” e appeso nella notte sulla saracinesca della sede cittadina di Sinistra Ecologista-Avs.
“Intimidazione grave, ma non ci facciamo spaventare”, replicano in una nota Sara Diena e Alice Ravinale, capigruppo Avs in Comune e Regione, e Marco Grimaldi, vicepresidente della Camera.
“La scorsa settimana Orban ha attaccato frontalmente Ilaria Salis davanti al Parlamento europeo, rendendo chiaro a chi ancora non l’avesse capito che in Ungheria sarebbe marcita in prigione, prigioniera politica a tutti gli effetti”.
“Sappiamo chi ci minaccia – dicono – sappiamo come la pensano e non ci stupisce, purtroppo, il loro modo scomposto di attaccare le singole persone. Il problema è che questi piccoli gruppi di estrema destra si sentono più sicuri e liberi di agire sotto l’ala di un governo amico“.