Ilaria Salis ancora in manette, tribunale rifiuta i domiciliari: presidio a Napoli per chiedere la liberazione
Ilaria Salis ancora in manette. Il tribunale rifiuta i domiciliari e conferma le accuse. Dopo poche ore è stato organizzato un presidio a Napoli
Il tribunale ha negato i domiciliari a Ilaria Salis. In diverse città sono state organizzati presidi per chiederne la liberazione. A Napoli decine di persone sostengono uno striscione con scritto: “Ilaria Salis libera ora!”. La donna, dopo 13 mesi di carcere, è stata nuovamente portata in aula con i polsi e le caviglie strette nelle catene, oltre che tenuta al guinzaglio da un’agente. A nulla è servito il clamore mediatico rispetto all’ultima apparizione della detenuta, accusata di due aggressioni e di far parte di un’organizzazione criminale. Imputazioni troppo pesanti per concederle i domiciliari, che vengono negati con la seguente spiegazione: “13 mesi di carcere non sono poi tanti”. Da Napoli si alza la voce del presidio che la vuole libera.
Domiciliari negati
Sono stati negati a Ilaria Salis i domiciliari (mentre Gabriele Marchesi torna libero). Resta in carcere in Ungheria, in attesa del processo, l’attivista antifascista. Le accuse, secondo il giudice che ha emesso la decisione, sono “troppo gravi” per permettere alla donna di lasciare il Paese.
Jozsef Sòs, giudice in aula, ha spiegato che “le circostanze non sono cambiate” e “13 mesi di carcere non sono poi tanti”.
Le accuse contro Ilaria Salis
Ilaria Salis è accusata di “imputazioni troppo pesanti”, per usare le parole del giudice, per cambiare il suo status di detenuta pericolosa. Anche con il braccialetto, in altre parole, non può lasciare il Paese.
La procuratrice, che non ha dato neanche il tempo alla traduttrice di fare il suo lavoro, ha confermato le accuse. Si tratta di aggressione nei confronti di due uomini. Questi hanno ricevuto lesioni con prognosi di 5 e 8 giorni. Non hanno mai presentato denuncia, ma un video ha mostrato la presenza e l’azione di Salis durante il Giorno dell’Onore (raduno neonazista).
Il presidio a Napoli
A Napoli uno striscione recita: “Ilaria Salis – Libera ora!”. Il presidio è stato organizzato a poche ore di distanza dalla decisione presa dal tribunale in Ungheria. L’attivista Alfonso De Vito ha detto: “Colpisce il silenzio dell’Italia che, invece, anni fa si schierò a difesa dei marò che spararono a poveri pescatori nell’Oceano Indiano”.
I manifestanti si sono riuniti a Largo Berlinguer per assistere all’udienza. Nei prossimi giorni saranno inoltre organizzate nuove manifestazioni di solidarietà per Ilaria Salis.