Il video della bagarre sul salario minimo alla Camera: seduta sospesa tra urla e cartelli, sfiorata la rissa
Rissa sfiorata alla Camera dei Deputati durante la votazione sul salario minimo: seduta sospesa tra cartelli e urla dopo la protesta dell'opposizione
Ancora bagarre in Aula alla Camera sul salario minimo. Nella tarda mattinata di mercoledì 6 dicembre il deputato del M5S Alessandro Caramiello, in un video, ha immortalato la protesta dell’opposizione a pochi minuti dal voto finale, con il vicepresidente Fabio Rampelli (FdI) costretto a sospendere la seduta. Walter Rizzetto (FdI) aveva appena finito la propria dichiarazione di voto quando i deputati hanno esposto i loro cartelli, con le scritte “Salario minimo negato” e “Non in nostro nome”, urlando in coro “Vergogna!”. Molti hanno occupato i banchi del Governo.
Matteo Mauri (Pd) si è messo accanto al sottosegretario Claudio Durigon.
Dopo una breve sospensione, la seduta è ripresa: i commessi hanno iniziato a togliere dalle mani dei deputati i cartelli, mentre Rampelli ha indetto la votazione.
I deputati hanno ripreso posto, tranne un piccolo capannello: Marco Pellegrini (M5S) e Salvatore Deidda (FdI) sono quasi venuti alle mani, separati da alcuni colleghi, tra cui il vicepresidente Giorgio Mulè.
Dopodiché è arrivato il via libera della Camera alla delega al Governo che stoppa la legge sul salario minimo, con 153 voti: 118 i contrari, 3 gli astenuti.
Durante la votazione, l’opposizione ha urlato in coro “vergogna, vergogna”.
Ora il testo approderà al Senato.