Il video dei mezzi Rai danneggiati durante un servizio sulle foibe in Slovenia, Unirai: "Atto intimidatorio"
Una troupe Rai ha subito un atto vandalico in Slovenia mentre girava un servizio sulle foibe. Il sindacato Unirai parla di "atto intimidatorio"
I mezzi di una troupe Rai sono stati danneggiati durante un servizio sull’eccidio delle foibe in Slovenia. È successo nei pressi di Podpec, non lontano dal confine con l’Italia.
L’episodio risale a martedì 16 gennaio quando Andrea Romoli del Tg2 si è calato all’interno della caverna di Bliznji insieme agli speleologi Franc Maleckar e Maurizio Tavagnutti. In quel sito, scrive ‘Adnkronos’, nel 1945 le milizie guidate da Tito trucidarono centinaia di civili.
Una volta risaliti in superficie, Romoli e gli speleologi hanno fatto ritorno ai loro mezzi parcheggiati ad alcune decine di metri di distanza. Giunti sul posto, hanno trovato i segni di un raid vandalico specialmente ai danni del mezzo che portava il marchio Rai. Gli assalitori ignoti hanno sfondato il parabrezza e colpito la fiancata.
Il gesto è stato condannato dal sindacato Unirai, che in una nota ha parlato di “atti intimidatori e violenti“. Poi una riflessione sul contesto storico: “Dalle foibe in Istria alle fosse comuni di Bucha è teso un unico filo rosso di sangue, che bisogna ricordare e denunciare perché quegli orrori non si ripetano”, e ciò andrebbe fatto “senza paure e reticenze” dal momento che “dalla storica stretta di mano tra il presidente Mattarella e il suo omologo sloveno Pahor davanti alla foiba di Basovizza non si torna indietro”.