Scontri tra manifestanti e polizia al corteo contro il governo e pro Palestina a Roma: usati i lacrimogeni
Tensioni a Roma al corteo contro il governo e pro Palestna: scontri tra manifestanti e polizia, usati fumogeni, bombe carta e lacrimogeni
Momenti di tensione a Roma al corteo contro il governo Meloni che ha sfilato per le strade della Capitale nel pomeriggio di sabato 1 giugno. Ci sono stati degli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine quando un gruppo legato alle proteste universitarie pro Palestina si è staccato dal corteo puntando verso il centro città e ha cercato di forzare un blocco della polizia.
- Corteo contro il governo a Roma
- Tensioni tra manifestanti e polizia
- In azione i collettivi studenteschi pro Palestina
Corteo contro il governo a Roma
Partito da piazza Vittorio per terminare a Porta Pia, il corteo è stato organizzato da Potere al Popolo per protestare contro il governo, nel giorno in cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha tenuto in piazza del Popolo il suo comizio finale in vista delle Europee.
Balletto sulle cifre, come spesso accade in questi casi: secondo la questura alla manifestazione hanno partecipano almeno 5mila persone, oltre 10mila invece per gli organizzatori.
Tensioni tra manifestanti e polizia
Secondo quanto riporta LaPresse le tensioni sono iniziate nella zona di Castro Pretorio, all’altezza della Biblioteca Nazionale, quando un gruppo di manifestanti dei collettivi universitari si è staccato dal corteo e ha cercato di forzare un blocco della polizia per andare verso la stazione Termini.
Gli studenti, circa 200, sono stati respinti e allontanati dagli agenti schierati in tenuta antisommossa. I manifestanti hanno lanciato petardi e bombe carta verso i poliziotti, che hanno reagito utilizzando i lacrimogeni.
In azione i collettivi studenteschi pro Palestina
Secondo quanto riporta SkyTg24, gli studenti dei collettivi protagonisti degli scontri erano partiti dalla Sapienza e avevano tentato di unirsi al corteo ma gli stessi manifestanti lo avrebbero impedito.
Quindi, all’altezza di via Vicenza, hanno tentato di sfondare il cordone delle forze dell’ordine ma sono stati respinti. Poi si sarebbero accodati alla coda del corteo.