Il soldato Giancarlo Petronio ha il Linfoma di non-Hodgkin: cure troppo costose, raccolta fondi per aiutarlo
Il Linfoma di non Hodgkin ha una recidiva del 50%, per questo le cure non funzionano. Ora il soldato Petronio deve andare all'estero, ma servono fondi
Dopo una vita al servizio del Paese, ora per Giancarlo Petronio è il tempo di una battaglia contro un altro nemico, più subdolo e tristemente invisibile. Militare dell’Esercito Italiano, nonché membro del Centro Addestramento Paracadutismo della Brigata Paracadutisti “Folgore”, Petronio sta combattendo la sua guerra contro il Linfoma di non-Hodgkin, malattia che gli è stata diagnosticata nel 2020. Dopo anni di tentativi, la speranza arriva dall’estero ma è una strada tortuosa e costosa, per questo è stata aperta una raccolta fondi.
- La battaglia di Giancarlo Petronio con il Linfoma di non-Hodgkin
- La speranza di una cura dall'estero
- La raccolta fondi: come aderire
- Cos'è il Linfoma di non-Hodgkin
La battaglia di Giancarlo Petronio con il Linfoma di non-Hodgkin
Nel 2020, in piena pandemia, il graduato Giancarlo Petronio ha scoperto di essere affetto dal Linfoma di non-Hodgkin al sistema nervoso centrale.
Una malattia, questa, che i medici italiani hanno definito inestinguibile e sulla quale Petronio è già intervenuto con un intervento di biopsia, cicli di chemioterapia e radioterapia.
Eppure il problema si è puntualmente ripresentato.
Del resto il Linfoma di non-Hodgkin ha una recidiva del 50%, per questo Giancarlo e la sua famiglia hanno cercato strade alternative.
La speranza di una cura dall’estero
Nel tempo Giancarlo Petronio si è rivolto ad altri specialisti e, soprattutto, si è sottoposto a terapie alternative in sperimentazione presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano (IEO) e ancora all’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” (IRST IRCCS).
La posizione del tumore nel corpo, tuttavia, non ha permesso al soldato Petronio di approfondire con i percorsi appena elencati.
Giancarlo, sua moglie e i due figli di 8 e 10 anni non si sono mai arresi. Nel 2022, infatti, è arrivata la speranza grazie alle terapie DCT e Nanothermia raggiungibili all’estero.
Nel giugno 2022 il soldato si è sottoposto ai primi due cicli grazie al contributo di amici, conoscenti, colleghi e altre persone generose.
La raccolta fondi: come aderire
Le persone che gli stanno vicino hanno aperto una raccolta fondi sulla piattaforma ‘Gofund.me’ con l’obiettivo di raggiungere 100 mila euro.
Nel frattempo Giancarlo Petronio sta seguendo una terapia disintossicante, mentre per motivi economici ha dovuto sospendere la chemioterapia con la quale stava curando la mobilità visibilmente compromessa dalla malattia.
Nei prossimi mesi il graduato dovrà sottoporsi ad alcune cure all’estero tra cui 30 sedute di Nanothermia oltre alla terapia dendritica, ma i fondi raccolti fino ad oggi sono in via di esaurimento.
Chiunque volesse contribuire alla causa di Giancarlo Petronio può visitare la pagina del crowfunding e corrispondere la propria libera offerta.
Cos’è il Linfoma di non-Hodgkin
Il Linfoma non Hodgkin è un tumore che colpisce il sistema linfatico sviluppandosi dai linfociti i quali, resi incapaci di combattere le malattie, si accumulano nei linfonodi e negli altri organi.
Il Linfoma di non Hodgkin ha un’incidenza 5 volte maggiore rispetto a quella del Linfoma di Hodgkin e colpisce principalmente gli adulti.
Si tratta di una malattia rara e per questo non è possibile prevenire il suo insorgere.