Il piano dell'Ucraina nel caso Volodymr Zelensky venga assassinato: il retroscena in caso di attentato
In caso Zelensky dovesse morire la catena del comando non verrebbe interrotta. La Costituzione ucraina spiega chi prenderebbe le redini
Fin dallo scoppio della guerra in Ucraina, la testa di Volodymyr Zelensky è stata il trofeo più ambito dal Cremlino. Il presidente ucraino è scampato a diversi tentativi di rapimento o di omicidio. Ma qualora Zelensky dovesse essere messo fuori gioco la linea di comando di Kiev non verrebbe comunque meno.
- Quando Zelensky ha rifiutato di lasciare l'Ucraina
- Il piano per sostituire Zelensky
- Che succede se muore Zelensky
Quando Zelensky ha rifiutato di lasciare l’Ucraina
Zelensky è certamente importante dal momento che simboleggia l’unità della nazione e la resistenza del popolo ucraino schiacciato dal tallone russo.
Zelensky ha assunto il ruolo di condottiero all’indomani dello scoppio del conflitto, quando gli americani gli hanno offerto un volo sicuro per riparare altrove.
Volo che il presidente ucraino ha rifiutato scegliendo di restare nel suo Paese.
E anche all’estero gran parte dell’opinione pubblica solidarizza con lui.
La morte di Zelensky rappresenterebbe certamente un fortissimo contraccolpo psicologico per gli ucraini, ma la guerra proseguirebbe sotto un’altra linea di comando.
Il piano per sostituire Zelensky
La testata americana Politico rivela che l’Ucraina ha un piano per sostituire il presidente in caso di morte.
La Costituzione ucraina prevede che qualora il presidente non dovesse essere in grado di adempiere ai suoi doveri, le sue funzioni verrebbero assunte dal presidente del Parlamento ucraino, il cui nome ufficiale è Verkhovna Rada.
Al fine di evitare un eventuale vuoto di potere all’indomani dell’invasione russa la leadership politica dell’Ucraina è stata divisa fra diverse zone del Paese.
Politico cita Adrian Karatnytskyi, del Centro Eurasia del Consiglio Atlantico, secondo il quale l’Ucraina ha un “forte gruppo dirigente”.
Che succede se muore Zelensky
E dunque, qualora Zelensky dovesse soccombere, la guida dell’Ucraina verrebbe affidata a un “governo collettivo”.
Secondo Politico l’esecutivo ucraino post Zelensky vedrebbe questi uomini nei ruoli chiave:
- Ruslan Stefanchuk, presidente della Verkhovna Rada;
- Andrii Yermak confermato a capo dell’Ufficio del Presidente;
- Dmytro Kuleba al ministro degli Esteri;
- Oleksii Reznikov al ministro della Difesa;
- il generale Valerii Zaluzhnyi rimarrebbe al suo ruolo, quello di comandante in capo delle Forze armate.
Secondo Karatnytskyi l’Ucraina “ha raggiunto un punto di solidarietà e di unità nazionale molto consistente, quindi se dovesse accadere qualcosa di terribile a Zelensky, non sarebbe così decisivo come si potrebbe pensare”.
“Non voglio dire che Zelensky sia quasi irrilevante”, puntualizza Karatnytskyi. “Ma credo che la cosa indispensabile sia l’unità del Paese”, conclude.