Il Museo delle Foibe voluto da Meloni e Sangiuliano si farà, approvata la legge: stanziati 8 milioni di euro
Il Museo delle Foibe si farà: nascerà a Roma per volere della premier Giorgia Meloni e dell'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Tutte le info
È arrivato il via libera finale e unanime per il Museo delle Foibe. Nascerà a Roma dopo l’approvazione della commissione Cultura della Camera, a cui era stato assegnato l’esame del testo già licenziato dal Senato. Era stato fortemente voluto dalla premier Giorgia Meloni e dall’allora ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
- Museo delle Foibe: quanto costerà
- L'idea di Giorgia Meloni e Gennaro Sangiuliano: ecco dove nasce il museo
- I commenti all'iniziativa
Museo delle Foibe: quanto costerà
La Camera dei Deputati ha dato il là alla realizzazione del museo. L’esame è avvenuto in sede legislativa dopo il via libera del Senato del luglio scorso.
Il Museo del ricordo sarà dedicato alle vittime delle foibe. È stato previsto uno stanziamento complessivo di 8 milioni di euro: tre nel 2024, tre nel 2025 e due nel 2026. Inoltre per il regolare funzionamento dello stesso saranno necessari 50 mila euro di spesa annua. Sarà istituita inoltre una Fondazione, costituita dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio
L’idea di Giorgia Meloni e Gennaro Sangiuliano: ecco dove nasce il museo
Il relatore del provvedimento e presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, si è detto soddisfatto. “Ricuciamo la memoria del dopoguerra tra destra e sinistra su un tema fondamentale” ha detto.
Gli fa eco il presidente del Lazio, Francesco Rocca, che ha aggiunto: “Un luogo-simbolo per far emergere dall’oblio tutti i ‘ricordi’ cancellati dalla storia”.
La proposta di un Museo sulle foibe fu varata dal governo il 31 gennaio scorso su input della premier Giorgia Meloni e dell’allora ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
I commenti all’iniziativa
Il “Museo del Ricordo” a Roma vuole conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel Secondo Dopoguerra, ricostruire e narrare la storia degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia e della più complessa vicenda del confine orientale italiano.
“La realizzazione del Museo è un dovere storico verso gli esuli istriani, fiumani e dalmata che hanno subito la dittatura comunista di Tito. Queste tragedie non devono essere dimenticate. Sono una parte importante della storia italiana e devono essere conosciute e comprese dalle nuove generazioni”, aveva detto Gennaro Sangiuliano.
“Roma, Capitale d’Italia, e il Lazio, divengono custodi e promotori di una doverosa memoria collettiva e nazionale. Gli orrori generati dai totalitarismi del XX secolo devono farsi testimoni concreti e attuali presso le nostre giovani generazioni e, soprattutto, presso quelle del futuro. Sarà un luogo-simbolo non solo del dramma vissuto dai nostri connazionali del confine orientale nel corso di tutto il ‘900, ma ospiterà e farà emergere dall’oblio tutti i ‘ricordi’ cancellati dalla storia. È un dovere morale cui la Regione crede fermamente”, aveva aggiunto il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.