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Il ministro Valditara pensa a lezioni separate a scuola per gli studenti stranieri: "Rallentano gli italiani"

Il ministro Valditara parla della possibilità di classi separate per gli studenti stranieri in Italia con lezioni di italiano

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

La soluzione di Valditara. Lezioni separate a scuola per gli stranieri immigrati di prima generazione in modo che non rallentino l’apprendimento di italiano e matematica di quelli italiani. L’intervista del ministro dell’Istruzione.

Il problema dell’integrazione a scuola per Valditara

In un’intervista a Libero Quotidiano in cui parla del suo nuovo libro: “La Scuola dei Talenti”, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha spiegato la sua proposta per affrontare il problema di insegnare italiano e matematica agli studenti stranieri con lacune.

“C’è un problema di integrazione che riguarda gli immigrati di prima generazione. C’è un problema perché l’attuale sistema scolastico penalizza gli studenti stranieri. Sia per quanto riguarda le performance sia per quanto riguarda la dispersione scolastica” esordisce il ministro.

Bambini il primo giorno di scuola

Le soluzioni per le lezioni separate

Ogni scuola dovrebbe verificare all’atto di iscrizione le competenze dei ragazzi immigrati. Dopodiché dovremmo lasciare alle scuole la scelta fra tre percorsi” dice il ministro Valditara presentando una possibile soluzione

“La prima possibilità ovviamente è quella dell’inserimento tout court nelle classi esistenti, se il tasso di apprendimento della lingua italiana è buono” comincia il ministro, aprendo quindi alla possibilità per gli studenti immigrati di inserirsi direttamente.

“Se invece ci sono dei deficit molto rilevanti dovremmo pensare a due soluzioni alternative. Il ragazzo straniero viene inserito in una determinata classe, tuttavia le lezioni di italiano e eventualmente anche quelle di matematica le frequenta in una classe di accompagnamento” spiega Valditara.

“L’altra ipotesi potrebbe prevedere di seguire al pomeriggio attività obbligatorie di potenziamento linguistico extracurricolare. Ovviamente prima di introdurre queste soluzioni occorre avviare un confronto ampio” ha quindi concluso il ministro.

Le altre risposte di Valditara: il tetto del 20% agli studenti stranieri

L’intervista si sposta su altri temi trattati dal libro, tra cui anche il possibile tetto del 20% agli studenti stranieri in ogni singola classe di scuola per evitare che si formino le cosiddette classi ghetto in zone in cui sono concentrate alcune comunità straniere.

“Occorre evitare il più possibili le classi ghetto, l’autorizzazione dei tetti per classe è stata applicata scarsamente anche per via di disfunzioni organizzative e la mancanza di accordi territoriali” ha chiarito il ministro.

Fonte foto: ANSA

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