Cellulari vietati a scuola dal ministro Valditara, sì ai tablet alle elementari: le nuove linee guida del Mim
Il Ministero dell'Istruzione e del merito (Mim) di Giuseppe Valditara sta per pubblicare le nuove linee guida: cellulari vietati a scuola, ok ai tablet alle elementari
Cellulari vietati a scuola, sì ai tablet alle elementari ma solo per scopi didattici. Le nuove linee guida del Ministero dell’Istruzione e del merito (Mim), il cui titolare è Giuseppe Valditara, portano in dote diverse novità. Ecco cosa cambia in classe per gli studenti.
- Valditara e i cellulari vietati a scuola
- L'allarme dell'Unesco
- Sì ai tablet alle elementari, ma a una condizione
Valditara e i cellulari vietati a scuola
La prima grande novità delle linee guida del Mim di Giuseppe Valditara riguarda i cellulari: vietati a scuola.
Di fatto, non potranno essere usati nemmeno per uso scolastico.
Insegnante raccoglie i cellulari degli studenti
Una precisazione che, di fatto, aggiorna le disposizioni dell’ex ministro Giuseppe Fioroni, ch nel 2007 aveva vietato i telefonini in aula, consentendone però un uso scolastico durante l’attività didattica.
Secondo l’attuale ministro Valditara, però, il cellulare rappresenta “un elemento di distrazione sia per chi lo usa che per i compagni, oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente”.
Parole contenute nella circolare del 19 dicembre 2022 inviata alle scuole, che – come la posizione di Fioroni – consentiva comunque l’utilizzo di dispositivi elettronici in classe, “quali strumenti compensativi nonché, in conformità al Regolamento d’istituto, con il consenso del docente, per finalità inclusive, didattiche e formative, anche nel quadro del Piano Nazionale Scuola Digitale e degli obiettivi della cosiddetta “cittadinanza digitale”.
L’allarme dell’Unesco
Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione, ha aggiunto ai microfoni di TgCom24 che il cellulare, alle elementari e alle medie, andrebbe usato solo per fini didattici: “Ma questa garanzia non c’è, spesso viene usato per filmare professori, compagni e altro”.
Poi ha aggiunto che il tema del telefonino in classe è un tema che “si è posto anche in Europa perché c’è un effetto distraente e sulla concentrazione che è notevole”.
Da mesi, poi, l’Unesco chiede alle scuole di tutto il mondo di vietare gli smartphone in classe: l’agenzia dell’Onu ha spiegato che anche la sola vicinanza a uno cellulare è collegata a una crescente distrazione degli studenti in classe, che a sua volta incide sul rendimento.
Sì ai tablet alle elementari, ma a una condizione
C’è però un’apertura ai tablet.
Nelle nuove linee guida, in via di elaborazione, il Mim ha anticipato che ci sarà scritto quanto segue: “È opportuno evitare l’utilizzo dello smartphone (cellulare) nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Si consiglia invece un uso solo didattico del tablet per le scuole primarie”.