Il Governo approva il Decreto Migranti: stretta su falsi minorenni ed esplulsioni, tutele per minori e donne
Il governo vara il Decreto Migranti mettendo l'accento su espulsioni, lotta ai falsi minorenni e rafforzamento delle politiche di sicurezza
Nella serata di mercoledì 27 settembre il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Decreto Migranti, la misura che affronta una serie di questioni cruciali come la stretta sulle espulsioni al problema dei falsi minorenni, fino all’aumento di 400 unità per il contingente militare operante nell’ambito dell’operazione Strade sicure. Il tema è stato affrontato insieme all’approvazione della Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (Nadef), con alcune novità di argomento economico.
- Il nodo espulsioni
- I falsi minorenni
- Le domande d'asilo
- Strade sicure
- Piantedosi: "Non deroghiamo su tutele minori"
Il nodo espulsioni
Una delle principali caratteristiche del decreto migranti è l’attenzione alla questione delle espulsioni. Il governo mira ad allontanare dal paese gli stranieri ritenuti pericolosi, anche se possiedono un permesso di soggiorno di lungo periodo.
Il Ministro dell’Interno può disporre l’espulsione per gravi motivi di ordine pubblico o sicurezza dello Stato, con una notifica preventiva al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Esteri.
Inoltre, il prefetto può eseguire l’espulsione in caso di gravi motivi di pubblica sicurezza. Anche chi è destinatario di una misura di sicurezza può essere allontanato dall’Italia. Il questore, infine, potrà impedire il reingresso dei soggetti espulsi se la loro presenza possa creare “gravi turbative o grave pericolo all’ordine pubblico o alla sicurezza pubblica”.
I falsi minorenni
Il decreto, che segue di 2 giorni l’approvazione delle misure del Decreto Energia, affronta anche il problema dei falsi minorenni, tema anche questo dibattuto da tempo.
Al momento, circa 21.000 minori non accompagnati sono ospitati nelle strutture italiane, con costi elevati per il governo e i comuni. Il decreto prevede l’inserimento temporaneo di presunti minori (apparentemente di età superiore ai 16 anni) in sezioni specifiche dei centri ordinari in assenza di strutture dedicate.
Inoltre, vengono previsti accertamenti per determinare l’età dei migranti attraverso rilievi antropometrici e altri esami sanitari.
Le domande d’asilo
La lotta alle domande d’asilo reiterate è un altro punto importante del decreto. Si cerca di evitare la pratica delle domande di asilo ripetute, spesso presentate per bloccare le espulsioni già ordinate.
In caso di una nuova domanda durante un provvedimento di espulsione, il questore valuta l’ammissibilità preliminare della richiesta.
Strade sicure
L’operazione Strade sicure viene ulteriormente rafforzata con l’aggiunta di 400 militari per presidiare stazioni ferroviarie chiave. Infine, il decreto si impegna a garantire una maggiore tutela per tutte le donne migranti, non solo quelle in stato di gravidanza.
Nel contesto della Nadef, il disavanzo di bilancio per il 2023 è stato stimato al 5,3%, con una successiva riduzione al 4,3% nel 2024. Questo sbilancio crescente nel 2023 è dovuto principalmente all’inclusione del Superbonus, ma è previsto un taglio significativo di circa 14 miliardi di deficit per il prossimo anno.
Piantedosi: “Non deroghiamo su tutele minori”
“Non deroghiamo alle tutele sui minori. Semplicemente viene previsto che in caso di rilevante afflusso e indisponibilità di strutture, il prefetto possa disporre la permanenza provvisoria per un periodo non superiore a 90 giorni nei centri ordinari, ma non vengono meno le tutele ed il trattamento differenziato per il sedicente minore”, ha dichiarato in conferenza stampa il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
“Rendiamo più veloci le espulsioni degli immigrati irregolari pericolosi, introduciamo la piena tutela per tutte le donne e manteniamo quella per i minori ma con le nuove regole non sarà più possibile mentire sull’età reale”, ha commentato la premier Giorgia Meloni sui social.
“In più, sulla sicurezza, prosegue il nostro massimo impegno: 400 militari in più saranno impiegati nell’operazione ‘Strade Sicure, da destinare alle principali stazioni ferroviarie italiane”, ha chiarito Meloni.