Vecchioni sta con Vasco Rossi nell'attacco a Salvini sul Codice della Strada, stoccata e critiche al decreto
Roberto Vecchioni si schiera con Vasco Rossi e contro il ministro Matteo Salvini sul Codice della Strada: per il cantautore le nuove norme sono politiche
Roberto Vecchioni si schiera con Vasco Rossi dopo che il rocker aveva attaccato il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, per l’entrata in vigore di nuove e più stringenti norme del Codice della Strada. Il cantautore, ospite in tv, parla di un “decreto che non salvaguardia chi va per la strada e che è fortemente politico”.
- Vecchioni come Vasco Rossi: l'attacco a Salvini
- L'attacco sul Codice della Strada
- Le polemiche per le nuove norme
Vecchioni come Vasco Rossi: l’attacco a Salvini
Roberto Vecchioni dice la sua sul dibattito che si è creato dopo le nuove norme che vanno ad inserirsi nel Codice della Strada e prevedono sanzioni più aspre per chi assume sostanze stupefacenti e si mette alla guida, non solo nell’immediatezza. Anche a distanza di giorni dall’effettivo consumo infatti può scattare la sospensione della patente.
Il cantante lombardo sottolinea come, in questo modo, si vada a sanzionare – e in modo pesante – persone che in quel momento sono innocenti e che, solo in passato, sono state colpevoli.
Vasco Rossi aveva attaccato Matteo Salvini con un video diffuso su Instagram
L’attacco sul Codice della Strada
Ospite di “In Altre Parole”, programma condotto da Massimo Gramellini, in onda sabato 14 dicembre su La7, Vecchioni ha dato manforte al suo collega Vasco Rossi. Nella trasmissione viene infatti mostrato un video nel quale il rocker di Zocca commenta il provvedimento voluto dal leader della Lega, entrato in vigore proprio in giornata, e si passa quindi al commento del vincitore di Sanremo 2011.
Per Roberto Vecchioni si tratta di una norma che “non salvaguardia in nessun modo chi va per la strada”, bensì “è un decreto fortemente politico, così come lo sono ormai tutte le cose, tutti i decreti. Scusate ma è una p********”, dice.
Il cantante poi argomenta le sue dichiarazioni forti: “Come può un ragazzo che fuma tre settimane prima in Olanda, anche poco, venire beccato in Italia ed essere ridotto a uno schianto, perché gli tolgono tutto. Mi sembra non funzioni la cosa perché lui sta guidando sanamente, sta bene e ha tutti i diritti di guidare perché non è ubriaco, tanto per cominciare, e perché non è fatto, tanto per finire. E quindi, perché prenderlo nel momento in cui è innocente? Lo prendi nel momento in cui è colpevole”, chiosa.
Le polemiche per le nuove norme
Le sue parole vanno dunque nel solco tracciato da Vasco Rossi che si era già scagliato contro Matteo Salvini e, in precedenza, il Governo Meloni.
Sul proprio profilo Instagram, il Blasco aveva ripreso alcune parole del ministro e commentato, sarcasticamente, dicendo che la decisione di Salvini era stata presa “per il vostro bene. Invece di guidare si potrebbe prendere i treni…”. Vasco Rossi aveva poi continuato, citando sempre il leader della Lega, che “ha fatto in modo che, se fumate una canna anche una settimana prima e venite fermati, potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni”.
Come detto, le norme sono più stringenti. Qualora un guidatore dovesse risultare positivo all’uso di sostanze stupefacenti, gli potrà essere sospesa la patente di guida fino a tre anni e anche se in quel momento non si trovasse in stato alterato. A far scattare il provvedimento potrà essere anche un consumo di stupefacenti avvenuto nei giorni o nelle settimane precedenti in quanto questi possono essere rilevati anche a distanza di tempo nell’organismo.