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Il coro del Governo dopo la morte di Indi Gregory, da Meloni a Salvini: "Abbiamo fatto tutto il possibile"

Da Giorgia Meloni a Matteo Salvini, così il Governo italiano ha commentato la notizia della morte della piccola Indi Gregory avvenuta nella notte

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Indi Gregory, la bimba di 8 mesi affetta da una grave patologia mitocondriale, alla quale erano stati staccati i supporti vitali, è morta all’1 e 45 ora inglese. La notizia del decesso sta facendo discutere anche in Italia. Anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il vicepremier Matteo Salvini hanno commentato quanto accaduto.

Il messaggio di Giorgia Meloni per Indi Gregory

Alle ore 8,39 di lunedì 13 novembre, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha pubblicato un messaggio sulla sua pagina Facebook dedicato alla piccola Indi Gregory.

Il suo messaggio: “Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, tutto il possibile. Purtroppo non è bastato. Buon viaggio piccola Indi”.

Il commento di Matteo Salvini alla morte di Indi Gregory

Anche il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini ha scelto i social per commentare il decesso della bimba.

Il leader della Lega ha scritto: “La piccola Indi Gregory non c’è più, una notizia che non avremmo mai voluto leggere. Il governo italiano ha fatto il massimo, offrendosi di curarla nel nostro Paese, purtroppo senza successo. Una commossa preghiera per lei e un sincero abbraccio ai suoi genitori”.

Matteo Salvini ha poi condiviso le parole del papà della piccola Indi, Dean, che “colpiscono e fanno riflettere”:

“Mia figlia è morta, la mia vita è finita all’1.45. Il servizio sanitario nazionale e i tribunali non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma le hanno tolto anche la dignità di morire nella sua casa. Sono riusciti a prendere il corpo e la dignità di Indi, ma non potranno mai prendere la sua anima.

Sapevo che era speciale dal giorno in cui è nata, hanno cercato di sbarazzarsi di lei senza che nessuno lo sapesse ma io e Claire ci siamo assicurati che sarebbe stata ricordata per sempre”.

La storia di Indi Gregory

Nata il 24 febbraio 2023 a Ilkeston, nel Derbyshire, Indi Gregory era affetta da una rarissima malattia genetica degenerativa, chiamata sindrome da deperimento mitocondriale, che causa il mancato sviluppo dei muscoli.

Secondo il Sistema sanitario nazionale britannico (NHS) la malattia della bambina era terminale. I ricorsi presentati dai genitori della bimba nel Regno Unito per impedire il distacco delle macchine che la tenevano in vita sono stati rifiutati e, allo stesso modo, è stato respinto il ricorso alla Convenzione dell’Aja per il suo trasferimento in Italia.

Lunedì 6 novembre il governo Meloni ha concesso la cittadinanza italiana alla piccola al fine di permetterle di essere trasferita all’ospedale pediatrico Bambin Gesù, che si era offerto di seguirla. Il console italiano a Manchester ha anche emesso un provvedimento di urgenza, dichiarando la competenza del giudice italiano e autorizzando il trasferimento a Roma. L’Alta Corte di Londra, però, ha respinto il ricorso italiano, definendo l’intervento “non nello spirito della Convenzione dell’Aja”.

Venerdì 10 novembre l’Alta Corte di Londra ha disposto l’interruzione dei trattamenti che tenevano in vita Indi Gregory e il suo trasferimento in un hospice. Il distacco dai principali dispositivi vitali è stato eseguito sabato. Alla bambina sono stati somministrati farmaci palliativi per alleviarne le sofferenze.

Fonte foto: ANSA

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