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Il bollettino Covid del 20 ottobre 2023 divide gli esperti: salgono i morti, cosa dicono Bassetti e Lopalco

I morti per Covid oggi in Italia sono in risalita: il dato viene giudicato in maniera differente dagli esperti: cosa hanno detto Pier Luigi Lopalco e Davide Bassetti

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

L’ultimo bollettino Covid diramato dal ministero della Salute il 20 ottobre 2023 ha registrato un aumento delle morti: 197 nell’ultima settimana pari al +22,4%. Il dato divide gli esperti fra chi lancia l’allarme per le categorie più fragili e chi invece avanza dubbi.

L’andamento dei contagi da Covid oggi

Sono 33.844 i nuovi casi di infezione da coronavirus registrati. Un calo, rispetto alla rilevazione della settimana precedente che fotografava 41.626 contagi.

È del 42% la percentuale di reinfezioni per chi si è già ammalato, dato sostanzialmente stabile rispetto al periodo 5-11 ottobre.

Covid: morti in aumenti, esperti divisi

Ed è il numero dei morti a finire al centro del dibattito: 197 rispetto alla settimana precedente (161). Il dato sui decessi, che come anticipato è pari a un incremento del +22%, divide gli esperti.

“Il numero dei decessi per Covid-19 è alto e sicuramente smonta la narrazione del Covid-19 che diventa un banale raffreddore“.

Così spiega Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’Università del Salento, raggiunto da Adnkronos Salute.

“I numeri sui decessi sono quelli più affidabili – aggiunge Lopalco – perché non risentono della scarsa tendenza alla diagnosi che abbiamo riscontrato negli ultimi mesi”.

“In più sappiamo che il picco dei decessi segue sempre il picco delle infezioni. Quindi non è una contraddizione: possiamo avere infezioni in calo e decessi in aumento”.

Di parere diverso Matteo Bassetti, direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova.

Bassetti e i morti per Covid

“Io continuo ad avere molti dubbi su questi decessi Covid, che sono legati ad altri problemi“, dice Bassetti, sempre all’Adnkronos Salute.

“Purtroppo il paziente che entra in ospedale, viene catalogato come Covid per un tampone positivo e poi muore, è evidente che entra con un ‘bias’ di fondo ed esce con un altro ‘bias’. Questo è un problema vecchio che andrebbe definitivamente chiarito da parte dell’Istituto superiore di sanità”, aggiunge Bassetti.

Bassetti aveva già criticato l’attuale sistema alla base dei bollettini settimanali e aveva invece proposto di dare i numeri del Covid insieme a quelli di tutte le altre malattie infettive.

Bassetti, in sintesi, affronta il vecchio problema dei “morti per Covid” o “morti con Covid”.

“Credo che continuiamo a dare dei numeri che non riflettono quella che è la situazione attuale. Mi dispiace, ma 197 morti di Covid – afferma – non ci stanno proprio se non considerando che oltre l’80% di chi che entra in ospedale ha solo il tampone positivo e muore di qualcos’altro. Stiamo sovrastimando i decessi”, avverte.

Intanto un nuovo studio evidenzia come almeno 65 milioni di persone siano state colpite dal long Covid per problematiche legate alla serotonina.

 

Fonte foto: ANSA

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