I Radicali regalano cannabis light al ministro Lollobrigida dopo la frase sulle canne "fatte bene"
Dopo le parole di Lollobrigida sulle canne, i Radicali hanno spedito al ministro una lettera e un po' di cannabis light
“Se ti devi fare una canna fattela bene”. Dopo la frase pronunciata in tv dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida contro la cannabis light, i Radicali italiani hanno inviato all’esponente del governo Meloni una lettera con alcune infiorescenze di cannabis.
- I Radicali inviano cannabis light al ministro Lollobrigida
- La lettera dei Radicali a Lollobrigida
- Lollobrigida contro la cannabis light
I Radicali inviano cannabis light al ministro Lollobrigida
Nella giornata di oggi, martedì 4 giugno, i Radicali Italiani hanno spedito al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida un po’ di cannabis light.
Nel pacco, inviato alla sede del ministero dell’Agricoltura in via XX Settembre, c’è una lettera firmata da Filippo Blengino, tesoriere dei Radicali Italiani, e un po’ di infiorescenze di cannabis light.
La lettera dei Radicali a Lollobrigida
“Carissimo ministro, le sembrerà stupefacente, ma osservando la sua attività non ci siamo sorpresi dalla sua affermazione: ‘No, light, no. Se te la devi fare una canna, fattela bene, no?'”, si legge nella lettera inviata dai Radicali a Lollobrigida.
“Per questo ci permettiamo di regalarle una piantina di cannabis light: bassissimo livello di THC, niente stordimento e un settore che comprende 1500 attività, 13.000 posti di lavoro, un fatturato che supera i 150 milioni di euro”.
“Ricordiamo ancora una volta che i migliori amici della criminalità sono i proibizionisti e che fin dai tempi del Duce la canapa rappresenta un’eccellenza italiana. Lasci stare le canne che, se non sono fatte bene, rischiano di produrre riforme confuse“, si conclude la lettera.
Lollobrigida contro la cannabis light
A provocare la reazione dei Radicali quanto dichiarato sulla cannabis light dal ministro Lollobrigida lunedì 3 giugno.
“Non punto a trasformare i nostri campi di grano e le nostre coltivazioni in campi di cannabis light, anzi, penso che possiamo sopravvivere anche senza”, aveva detto il ministro.
Poi, rispondendo a un giornalista della trasmissione L’aria che tira su La7 che lo aveva invitato a provarla, ha risposto così: “No, se te la devi fa’ na canna, fattela bene“.