Il ministro Lollobrigida rifiuta la cannabis light: "Se ti devi fare una canna fattela bene", il video in tv
Siparietto tra il ministro Francesco Lollobrigida e un giornalista di La7 che voleva fargli provare la cannabis light: "Se ti devi fare una canna fattela bene"
“Se ti devi fare una canna fattela bene“. Questa la risposta data da Francesco Lollobrigida a un giornalista della trasmissione L’aria che tira su La7, lunedì 3 giugno. Il ministro dell’Agricoltura ha pronunciato la frase, ripresa dalla tv (e dai social), rifiutando l’invito a provare la cannabis light.
Lollobrigida contro la cannabis light
Il ministro Lollobrigida, da sempre, è contro la cannabis light: “Non punto a trasformare i nostri campi di grano e le nostre coltivazioni in campi di cannabis light, anzi, penso che possiamo sopravvivere anche senza”.
Subito dopo, all’invito del giornalista a provarla, l’esponente di Fratelli d’Italia ha risposto ironicamente:
“Se di devi fare una canna fattela bene“.
La replica di Magi a Lollobrigida
Sulla questione è intervenuto Riccardo Magi, segretario di +Europa, che su X ha replicato al ministro: “Io penso sia meglio farsela legale. E come me lo pensano milioni di italiani“.
La posizione del Governo sulla cannabis light
Nei giorni scorsi fuori e dentro al Parlamento l’opposizione ha manifestato contro il Governo Meloni, determinato a vietare la vendita di cannabis light attraverso un emendamento al ddl Sicurezza per vietare completamente coltivazione e vendita delle inflorescenze di canapa.
La legge 242 del 2 dicembre 2016, che invece le ha rese sin qui possibili, nel frattempo ha consentito alle aziende produttrici di mettere in piedi una filiera notevole, a tal punto che ormai, in Italia, esistono centinaia di negozi (e quindi posti di lavoro).
Stando alle stime, nel nostro Paese ci sarebbero:
- tra le 1500 e le 2000 aziende che lavorano al canapa;
- oltre 800 negozi che vendono prodotti a base di cannabis light.