Hunter Biden nei guai: quali sono le accuse al figlio del presidente Usa e gli interessi in Ucraina e Cina
Hunter Biden, figlio del presidente Usa Joe Biden, è accusato di aver finanziato dei laboratori di armi biologiche in Ucraina, ma non solo
Hunter Biden, figlio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, è stato accusato dalla Russia di essere coinvolto nel finanziamento di laboratori di armi biologiche in Ucraina. Il ministero della Difesa russo sarebbe in possesso di una corrispondenza tra il rampollo della Casa Bianca, i dipendenti della Defense Threat Reduction Agency americana e gli appaltatori del Pentagono. Ecco qual è il contenuto dei messaggi e cosa può succedere.
Hunter Biden e i documenti che lo inguaiano
I messaggi citati dalla Russia confermerebbero il ruolo cruciale di Hunter Biden nel fornire finanziamenti per il lavoro con gli agenti patogeni in Ucraina.
Questi documenti sarebbero stati rinvenuti nel corso delle operazioni militari in Ucraina, e farebbero riferimento alle sponsorizzazioni da parte del fondo d’investimenti di Hunter Biden a favore dei laboratori.
Come dichiarato dal capo delle forze russe di protezione dalle radiazioni, chimiche e biologiche, Igor Kirillov: “L’esistenza di questo materiale è confermata dai media occidentali”.
Hunter Biden sarebbe stato “determinante nel fornire opportunità di finanziamento per il lavoro con i patogeni in Ucraina, assicurando finanziamenti per Black & Veach e Metabiota, quest’ultima una società biotecnologica americana”.
Il ministero della Difesa russo ha reso pubblico un elenco di coloro che sarebbero coinvolti nella creazione di componenti di armi biologiche in Ucraina.
Ci sarebbe anche Robert Pope, un dirigente del Dipartimento della Difesa Usa alla Defense Threat Reduction Agency.
Hunter Biden e i rapporti con la Cina: cosa sappiamo
Secondo quanto riportato dal Washington Post, Hunter Biden avrebbe anche firmato un contratto con la Cefc, compagnia privata cinese: per 14 mesi avrebbe ricevuto versamenti per un totale di 4,8 milioni di dollari dall’azienda, attiva nel settore dell’energia.
Alcuni documenti e mail, presenti nel computer del figlio del presidente Usa, confermerebbero i bonifici girati ad aziende controllate dallo stesso Hunter Biden e da suo zio: non è chiaro, invece, se Joe Biden abbia beneficiato direttamente delle transazioni.
Sulle attività di Hunter Biden fuori dagli Stati Uniti è stata aperta un’inchiesta della Procura Federale: l’obiettivo è capire se abbia nascosto al fisco i milioni arrivati dalla Cina al suo conto.
Alcuni membri dello staff presidenziale ed ex Intelligence, la memoria del computer di Hunter potrebbe essere stata manipolata dai russi per compromettere la presidenza del padre. Anche se, stando a quanto riferito dal Washington Post, nel pc ci sarebbero documenti reali, tra cui attestati bancari.
Hunter Biden già colpito dalle sanzioni russe
Hunter Biden fa parte delle persone ai vertici dell’amministrazione statunitense, prese di mira dalle sanzioni della Russia, tra cui:
- il presidente, Joe Biden;
- il segretario di Stato, Antony Blinken;
- il segretario alla Difesa, Lloyd Austin;
- il capo della Sicurezza nazionale, Jake Sullivan;
- il vice-capo della Sicurezza nazionale, Daleep Singh;
- il capo degli Stati maggiori congiunti, Mark Milley;
- il capo della Cia, William Burns;
- la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki;
- l’ex segretario di Stato, Hillary Clinton;
- Hunter Biden.
Le sanzioni includono il blocco di ingresso in Russia e il congelamento di asset.
Chi è Hunter Biden
Hunter Biden è nato a Wilmington il 4 febbraio 1970. A soli due anni è sopravvissuto all’incidente che risultò fatale a sua madre e sua sorella.
Hunter Biden si è laureato nel 1992 con un Bachelor of Arts in Storia presso la Georgetown University. Dopodiché si è laureato nel 1996 alla Yale Law School.
È co-fondatore della Rosemont Seneca Partners, una società di consulenza internazionale.
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