Houthi, chi sono i ribelli dello Yemen vicini all’Iran e alleati di Hamas e perché attaccano il Mar Rosso
Chi sono gli Houthi, il gruppo di ribelli dello Yemen alleato di Hamas che ha lanciato 27 attacchi contro navi che attraversavano il Mar Rosso
Il ruolo degli Houthi, organizzazione ribelle nata in Yemen sostenuta dall’Iran e alleata di Hamas, acquista un ruolo sempre più rilevante nello svolgersi del conflitto tra Israele e Hamas. Chi è alla guida degli Houthi, qual è la loro storia e quali sono i loro obiettivi.
- Houthi, chi sono i ribelli dello Yemen
- Il capo e i nemici degli Houthi
- L’appoggio dell’Iran
- Gli attacchi nel Mar Rosso a sostegno della Palestina
Houthi, chi sono i ribelli dello Yemen
L’organizzazione degli Houthi ha origini negli ultimi decenni del Novecento nello Yemen. Inizialmente si trattava di un gruppo povero, formato da pochi ribelli.
Oggi il movimento Houthi, che prende il nome dal suo fondatore, è conosciuto anche con il termine Ansarallah (Sostenitori di Dio).
Fondatore del gruppo fu Hussein al-Houthi, che negli anni ’90 lanciò un movimento religioso chiamato Gioventù Credente, per rappresentare gli zaiditi in opposizione al sunnismo radicale che in quegli anni si stava diffondendo.
Inizialmente sostenuti dal presidente Ali Abdullah Saleh, il primo dopo l’unificazione del paese del 1990, gli Houthi assunsero posizioni antigovernative in seguito al sostegno di Saleh all’invasione statunitense dell’Iran nel 2003.
In quel frangente gli Houthi sfruttarono l’indignazione dei cittadini organizzando manifestazioni di massa, fino all’uccisione di al-Houthi da parte delle forze governative. Ma il gruppo sopravvisse alla morte del proprio leader.
Durante le proteste della Primavera Araba nel 2011, gli Houthi presero il controllo della provincia settentrionale di Saada e, tre anni dopo, di alcuni parti della capitale Sanaa, fino all’assalto al palazzo presidenziale.
L’influenza degli Houthi crebbe ulteriormente durante gli anni del conflitto civile in Yemen e, oggi controllano vasta parte della zona settentrionale del paese.
Il capo e i nemici degli Houthi
L’attuale leader del gruppo armato è Abdul-Malik al-Houthi, noto anche come Abu Jibril, politico e religioso yemenita.
Nato a Saada nel 1979, Abdul-Malik proviene dalla stessa famiglia del fondatore del movimento, di cui prese il posto dopo l’uccisione.
Il gruppo capeggiato da al-Houthi appartiene alla triade denominata “Asse della resistenza”, di cui gli altri due poli sono Hamas, nella Striscia di Gaza, e Hezbollah, in Libano.
Si tratta di una coalizione militare la cui ideologia si basa sulla ferma opposizione a Israele e Stati Uniti.
L’appoggio dell’Iran
Il gruppo degli Houthi è sostenuto dall’Iran, che ha iniziato a fornire armi e fondi ai miliziani durante la guerra civile in Yemen, mentre si intensificava la sua rivalità con l’Arabia Saudita.
Il sostegno dell’Iran, riporta un rapporto del Center for Strategic and International Studies del 2021, ha fornito agli Houthi armi e tecnologia per droni ad ampio raggio, missili balistici e da crociera e mine marine.
Gli attacchi nel Mar Rosso a sostegno della Palestina
I siti militari utilizzati dai ribelli Houthi in Yemen sono stati bombardati, nella notte tra giovedì e venerdì 12 gennaio 2024, da una coalizione di paesi guidata dagli Stati Uniti.
I bombardamenti arrivano in risposta ai numerosi attacchi compiuti dagli Houthi contro imbarcazioni che attraversavano il Mar Rosso e il Canale di Suez, ventisette dallo scoppio del conflitto tra Israele e Hamas.
Yahya Sarea, portavoce del movimento, ha spiegato che gli attacchi sono un segno di protesta contro “l’omicidio, la distruzione e l’assedio” di Gaza.
Gli Houthi hanno infatti dichiarato pubblicamente il loro sostegno alla Palestina contro Israele, annunciando che ogni nave diretta o partita da Israele sarà nel loro mirino fino a quando non cesseranno gli attacchi a Gaza.