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CRONACA ESTERA

Hezbollah lancia missili a medio raggio su base militare a sud di Tel Aviv: dichiarato lo stato di emergenza

Hezbollah ha rivendicato il lancio di missili a sud di Tel Aviv. Colpita una base militare, senza feriti, mentre schegge danneggiano auto ed case

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Hezbollah ha rivendicato il lancio di missili a medio raggio contro una zona a sud di Tel Aviv. Si tratta di Nirit, dove è presente una base militare. Nella nota città è stato dichiarato lo stato di emergenza, mentre il traffico aereo all’aeroporto Ben Gurion è stato bloccato. Nello stesso momento i paramedici stanno ancora scavando sotto le macerie dopo i circa 15 attacchi israeliani sulla periferia sud di Beirut: almeno 32 persone sono state ferite presso l’ospedale Rafik Harir e 4 sono rimaste uccise, tra cui un bambino.

Hezbollah attacca Tel Aviv

Il gruppo armato libanese, secondo quanto riportato dai media locali e dagli inviati di Aljazeera, ha rivendicato l’attacco di una base militare nella periferia di Tel Aviv. Si tratterebbe della base navale “Stella Maris”.

In precedenza, sempre Hezbollah, aveva dichiarato di aver attaccato la zona di Nirit. Non è chiaro se il riferimento al lancio dei missili sia quindi solo uno o almeno due.

In foto attacco israeliano a Beirut

Secondo gli esperti, si tratterebbe del primo lancio di missili a medio raggio da una specifica posizione verso Tel Aviv e Haifa. Un messaggio di capacità, prosegue l’analisi, da parte di Hezbollah.

Rivendicazione su Telegram

Pochi minuti dopo l’attivazione delle sirene a Tel Aviv, il gruppo armato ha pubblicato una foto su Telegram con una didascalia che rivendica l’attacco.

La zona, più precisa questa volta, indica il nord di Cesarea, dove si trova l’abitazione del primo ministro Benjamin Netanyahu, precedentemente già presa di mira.

Non è chiaro se sia stato lanciato un attacco verso la zona o se è un intento della prossima azione dopo il lancio vicino Tel Aviv.

Bilancio dell’attacco

Come succede spesso, il bilancio degli attacchi verso Israele è basso o nullo. Mentre si contano gli uccisi nel nord di Gaza dopo l’attacco con droni a Beit Lahuya (almeno 15 tra donne e bambini), arriva il rapporto del servizio di ambulanza di Tel Aviv.

Questo, come riportano i media israeliani, ha comunicato il ferimento di un uomo. Altri media parlano di un edificio residenziale e alcune auto danneggiate a causa delle schegge dei razzi intercettati e distrutti da Israele.

Fonte foto: ANSA

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