Guerra Ucraina, pioggia di missili e bombe nella notte. Occidente: ok "all’arma nucleare finanziaria" Swift
Bombardamenti a tappeto sull'Ucraina: Putin prova a mettere in ginocchio il Paese, Ue e Usa trovano l'accordo su Swift
Sull’Ucraina, nella notte tra il 26 e il 27 febbraio, c’è stata una pioggia di missili e bombe. Le forze militari scatenate da Putin hanno dato il via a un’altra offensiva, seconda i media locali e internazionali la più intensa dall’inizio del conflitto. Il cielo a Kiev ha iniziato a brillare poco dopo la mezzanotte. Il deposito petrolifero di Vasylkiv, che si trova a circa 40 km dalla capitale, è stato colpito ed il sito, in fiamme, sta rilasciando fumi tossici.
Un attacco russo ha poi fatto saltare in aria un gasdotto a Kharkiv dove un missile ha anche sventrato un palazzo di nove piani, uccidendo una donna. Le sirene d’allarme hanno risuonato pure in due città nel nord-ovest dell’Ucraina, Rivne e Lutsk, poco prima delle 6 di mattina ora locale. In tutte le zone strategiche si combatte, con l’esercito ucraino che oltre ai militari può contare al momento su 37mila volontari tra i civili (il numero è destinato a crescere) che hanno deciso di non arrendersi.
Putin ha così lanciato l’attacco su larga scala, nel tentativo di chiudere in fretta la guerra e piegare il popolo ucraino. Sa bene che se il conflitto non si concluderà in tempi rapidi, i suoi piani si complicherebbero, con lo spettro che l’Ucraina si tramuti in una sorta di Afghanistan bis.
Secondo gli esperti di guerra, se le forze armate ucraine e i civili che hanno imbracciato le armi non saranno messi in ginocchio in breve tempo, si inizierà a combattere casa per casa. In quel caso la Russia subirebbe perdite probabilmente insostenibili, ritrovandosi in una palude da cui farà fatica a uscire.
Ue, Regno Unito e Usa: accorda per escludere la Russia da Swift
Nel frattempo prende sempre più piedi l’ipotesi che il Paese guidato da Vladimir Putin sarà colpito da quella che il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Marie, ha definito “l’arma nucleare finanziaria“, vale a dire l’esclusione della Russia da Swift.
L’Ue, il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo per rimuovere alcune banche russe da Swift. “L’Unione europea propone l’esclusione di un certo numero di banche russe dal sistema di trasferimento fondi Swift”, ha annunciato nelle scorse ore la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, mentre verrà limitato l’accesso ai mercati della Banca centrale russa.
Cos’è e come funziona Swift, “l’arma nucleare finanziaria”
Il Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunications (Swift) è un sistema belga di messaggistica che connette oltre 11mila istituzioni finanziarie in oltre 200 Paesi per i loro trasferimenti di denaro in tutto il mondo. Nacque quasi 50 anni fa, nel 1973. Non detiene o trasferisce fondi, ma permette alle banche e ad altre istituzioni finanziarie di allertarsi a vicenda quando sta per avvenire un trasferimento.
Per questo, escludere un Paese dal sistema equivale a escluderlo dal sistema finanziario internazionale. Rimuovere la Russia dallo Swift renderebbe impossibile alle istituzioni finanziarie inviare denaro nel Paese o fuori dal Paese, con un contraccolpo durissimo per le aziende russe, ma anche per i loro clienti esteri, in particolare gli acquirenti di gas e petrolio.
Nel 2021 Swift ha avuto una media di 42 milioni di messaggi al giorno. Il traffico è aumentato dell’11,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In Italia, Swift è uno dei due gestori di infrastrutture telematiche nell’ambito del “Sistema per la trasmissione telematica di dati”.
Swift non è un sistema di pagamento o regolamento, tantomeno una banca. Eppure l’operatività di un gran numero di infrastrutture, mercati e banche a rilevanza sistemica dipende da Swift. Alla luce di ciò, le Banche Centrali hanno adottato un modello di sorveglianza cooperativa che assegna alla Banca Nazionale del Belgio, il ruolo di coordinamento.