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Guerra Ucraina, gruppi Telegram no vax si trasformano in pro-Putin: come cambia lo scenario e nuove fake news

I gruppi Telegram si trasformano da no vax e pro-Putin, veicolando video, immagini e articoli "bufale" sulla piattaforma come già avvenuto col Covid-19

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il 2022 si è aperto all’insegna della pandemia da Covid-19, che grazie ai vaccini sta cominciando a far tirare il fiato al mondo intero, ma è proseguito col preoccupante conflitto in Ucraina. Nel giro di poche settimane il focus è cambiato, dal virus alla guerra, con le prime pagine dominate dalle immagini dell’invasione russa e le conseguenze che la battaglia potrà portare in tutto il mondo.

Ad adattarsi al nuovo trend di notizie sono anche i gruppi Telegram che negli ultimi mesi sono balzati agli onori della cronaca per le posizioni apertamente no vax, nonché veicolo di fake news sulla pandemia e sul vaccino anti-Covid stesso.

Da no vax a pro-Putin, l’evoluzione dei gruppi Telegram

Secondo quanto riferito da “La Repubblica”, infatti, tanti gruppi “dormienti” si sono riattivati negli ultimi giorni spostando il focus di discussione dalla pandemia al conflitto bellico in Ucraina. Da “Basta dittatura” a “Giù la mascherina”, gruppi Telegram con migliaia di iscritti si sono animati nuovamente con immagini, video e articoli della guerra tra Russia e Ucraina.

Le manifestazioni contro l’invasione russa in Ucraina

La piattaforma, che da sempre è tenuta sott’occhio dalla polizia postale e dai Servizi, è nuovamente teatro di rappresentazioni tutt’altro che veritiere su argomenti di punta, infatti come già avvenuto con la pandemia c’è chi mette in dubbio la guerra in Ucraina.

Gruppi Telegram, le nuove fake news

A essere tornati attivi, come detto, sono quei gruppi Telegram che negli scorsi mesi si erano fatti notare per i contenuti apertamente no vax. Tra questi “Basta Dittatura” e “Giù la mascherina”, nei quali vengono rilanciati articoli “bufala” sui bambini morti in Ucraina e immagini ritenute “fake” del conflitto.

Sulle chat infatti si discute e si prende posizione in favore di Putin, c’è chi mette in dubbio le notizie sui decessi, sugli attacchi e i video delle sirene che risuonano per Kiev e nelle altre città ucraine.

Guerra in Ucraina, le idee dei pro-Putin

Ad attaccare l’Ucraina sono gli ucraini stessi. Questa una delle ipotesi che rimbalzano sui gruppi Telegram, che nel giro di pochi giorni si sono spostati a trattare temi bellici facendo passare in secondo piano la pandemia.

Secondo i membri delle chat “i giornalisti sono con casco e giubbotto antiproiettile, l’abito ufficiale della ‘modalità guerra’, proprio come quando sono con le mascherine, mentre dietro i cittadini ucraini serenamente fanno la coda all’ufficio postale”.  Ma anche i video sarebbero stati ritoccati, così come le foto: quella del bambino morto a Kiev durante gli scontri sarebbe un’immagine fatta ad hoc, con il piccolo in posa.

Fonte foto: ANSA

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