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Green pass, obbligo lavoratori: Draghi gela tutti sui tamponi gratis

Si va verso l'obbligo per i lavoratori sia nel pubblico che nel privato: questa è la posizione del governo nelle parole della ministra Gelmini

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Dal governo arriva un’ulteriore conferma sulla prossima estensione dell’obbligo di green pass. A parlarne stavolta è la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, che ai microfoni di Radio Rai ha dichiarato che “si va verso l’obbligo del certificato verde non solo per i lavoratori del pubblico impiego ma anche per quelli del settore privato”.

Si tratta di una soluzione già fortemente caldeggiata nei giorni scorsi dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, su cui però parte dell’esecutivo ha mostrato qualche perplessità. In particolare il leader della Lega Matteo Salvini, che continua a spingere per i tamponi gratuiti o a prezzo ridotto dopo le dichiarazioni ritenute ambigue delle scorse settimane.

Green pass, decreto unico in vigore da metà ottobre

Secondo quanto apprende l’Ansa da fonti del governo, a stabilire le prossime misure relative al green pass sarà un decreto unico in vigore da metà ottobre, che appunto estenderà l’obbligo di green pass per i lavoratori pubblici e privati.

L’accordo è praticamente fatto, in queste ore i tecnici di Palazzo Chigi stanno rifinendo le norme del decreto che dovrebbe arrivare in Cdm domani.

Potrebbero dunque essere previste sanzioni per chi si reca a lavoro per più giorni consecutivi senza certificazione verde.

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Green pass, la posizione del governo

La ministra Gelmini ha ricordato che “solo immunizzando la stragrande maggioranza della popolazione possiamo contenere i contagi”. Inoltre ha aggiunto che il governo “è pronto ad accelerare sul green pass, abbiamo intrapreso una strada chiara, il Consiglio dei ministri di domani sarà sicuramente un momento importante”.

Più cauto il ministro del Lavoro Andrea Orlando, che come riporta l’Ansa ha dichiarato: “Sicuramente ci sarà un’estensione dell’utilizzo del Green Pass. Sulle modalità e i tempi discuteremo nelle prossime ore”. Per Orlando si potrà “calmierare i prezzi dei tamponi” ma osserva che “non è giusto che la fiscalità generale intervenga a cancellare un costo che deriva da una scelta“.

Il decreto incassa la fiducia in Senato

Intanto il testo del decreto sul green pass nella sua attuale forma, approvato alla Camera, ha incassato la fiducia in Senato. La presidente Maria Elisabetta Casellati ha quindi convocato la Conferenza dei capigruppo per stabilire i tempi di discussione e voto.

L’incontro tra Draghi e i sindacati

Ulteriore conferma all’estensione del green pass è arrivato al termine dell’incontro a Palazzo Chigi tra Mario Draghi, che martedì ha parlato di un “super green pass“, e i sindacati, allo scopo di sciogliere gli ultimi nodi sul prossimo decreto green pass, prima del Consiglio dei ministri di giovedì.

Al termine dell’incontro, come riporta ‘Ansa’, il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri ha confermato: “Il governo ci ha informati che approverà un decreto per rendere il Green pass obbligatorio sui posti di lavoro pubblici e privati”.

Il segretario della Cgil Maurizio Landini ha detto: “Abbiamo ribadito al governo che noi pensiamo che la strada migliore sia quella di un provvedimento legislativo per l’obbligo vaccinale. Siamo stati informati che invece la discussione non prevede almeno per ora questa scelta. Non è esclusa, ma per ora non prevista”.

I sindacati hanno chiesto di rendere gratuiti i tamponi: “Noi abbiamo ribadito che le persone non devono pagare per andare a lavorare”, ha detto Landini, ma “su questo non abbiamo avuto risposte”.

Il quotidiano La Repubblica ha raccontato ulteriori dettagli dell’incontro tra il premier e i sindacati, spiegando che a tratti si è giunti a scontri duri. “La strada migliore è l’obbligo vaccinale per legge, come dice la Costituzione. Perché non lo mettete?”, ha chiesto a un certo punto Maurizio Landini. “Sarà un’extrema ratio, lo valuteremo più in là”, la replica di Draghi a cui ha fatto eco Roberto Speranza: “Per ora lavoriamo a estendere il Green Pass”.

“Lo introdurremo solo se non raggiungiamo il target vaccinale“, ha sottolineato Giorgetti. Il dibattito si è poi spostato sui tamponi. “Non siamo disposti a far pagare ai lavoratori i costi della sicurezza sul lavoro”, ha incalzato Pierpaolo Bombardieri (Uil), sostenendo che “i costi del tampone sono tutt’altro che calmierati”. “Per venire qui ho speso 22 euro in farmacia”, ha puntualizzato il rappresentante Uil.

Anche Angelo Colombini (Cisl) ha provato a far passare il seguente messaggio: “I prezzi sono troppo alti, perché non sperimentiamo una gratuità finché dura l’emergenza, fino al 31 dicembre?”. La reazione di Draghi è stata netta e ha gelato tutti: “La vostra proposta è inopportuna, non è questo il momento di sperimentare, ma di spingere la vaccinazione. Il Green Pass funziona, è monitorato è una soluzione accomodante”.

Tamponi gratis solo per lavoratori fragili ed esenti: la gratuità per tutti non aiuta le persone a vaccinarsi”, ha puntualizzato Speranza. mentre Giorgetti ha rassicurato: “Stiamo lavorando per abbassare il costo”. L’incontro si è chiuso con le scintille tra il leader Cgil e il ministro Brunetta. “Non si fanno così le trattative sindacali”, ha tuonato il forzista. Pronta la risposta di Landini: “Non prendo certo lezioni da te”.

Alla fine è emersa un’ipotesi di mediazione: i test a carico della fiscalità generale per una quindicina di giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo, poi torneranno a pagamento, con prezzi calmierati.

Fonte foto: ANSA
Obbligo green pass, nuovo decreto: cosa cambia per tamponi e sanzioni

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