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Governo, Renzi spiega perché non si può andare al voto

Il leader di Italia Viva, nella sua e-news, ha commentato l'eventualità di un Conte ter e ha risposto agli attacchi di Bettini

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il governo Conte bis sta attraversando una fase turbolenta, a causa degli scontri tra il premier Giuseppe Conte e il leader di Italia Viva Matteo Renzi. Dopo quella che poteva sembrare una parziale apertura all’eventualità di andare al voto, qualora dovesse cadere il governo, Renzi ha chiarito la sua posizione nella sua e-news.

Renzi sull’ipotesi elezioni e Conte ter

“Alt! Io non voglio andare a elezioni – ha precisato Renzi – erano altri quelli che avevano già fatto l’accordo con Salvini. In più le elezioni non ci saranno per mesi (dopo il referendum di marzo vanno rifatti i collegi e dunque servono tempi tecnici). Per cui, se cade il governo Conte bis, ci sarà un nuovo governo. Non le elezioni”.

Sull’ipotesi della formazione di un Conte ter, Renzi ha aggiunto: “Da giorni, molti nostri senatori sono avvicinati da inviti a lasciare Italia Viva. Se dieci senatori di Iv passassero dall’altra parte ci sarebbe il Conte ter: terzo governo in tre anni, con terza maggioranza diversa”.

“Io non ci credo – ha chiosato l’ex dem – anche perché conosco i senatori di Iv e non ne vedo dieci pronti ad andarsene (per adesso non ne vedo nemmeno uno). Per me, non hanno i numeri e se ne stanno accorgendo proprio in queste ore. Ma se avranno i senatori che stanno cercando e i numeri per il Conte ter noi saremo felicemente all’opposizione”.

Renzi e la prescrizione

Il leader di Italia Viva è tornato a sottolineare la propria posizione sulla prescrizione: “Nessuno di noi ha detto che vuole sfiduciare Conte. Abbiamo detto che non condividiamo la battaglia sulla prescrizione. E che faremo valere su quella i nostri numeri. Punto. Noi su questo non torniamo indietro”.

“Per noi – ha rivendicato Renzi – la prescrizione non vale la fine del Governo: ecco perché Bonafede farebbe bene a fermarsi lui, prima di combinare il patatrac. Chi è l’arrogante? Chi come Italia Viva dice: ‘Su questo non siamo d’accordo’ o chi come Bonafede dice: ‘Si fa come voglio io anche se in Parlamento non abbiamo i numeri’?”.

Poi l’attacco diretto al Guardasigilli: “Si può cambiare la riforma della giustizia in Parlamento? Direi che si deve cambiare, visto che Bonafede è riuscito nel miracolo di mettersi contro avvocati, magistrati, esperti”.

Renzi e gli attacchi di Bettini

In merito agli attacchi sferrati da Bettini, il consigliere di Zingaretti, Renzi ha replicato: “Goffredo è sempre molto gentile. Ma se sono di carta, di che cosa ha paura? Penso che Bettini stia lavorando a un disegno strategico che finirà con il cancellare il riformismo italiano, anche quello dem. Non condivido l’analisi, ma la rispetto. Mi stupisce che debbano sempre parlare di me con toni così cortesi, ma ormai ci sono abituato. Loro sono ossessionati dalla mia persona, io sono solo deluso dalle loro scelte”.

Renzi e la “lotta nel fango”

Nella faida che ha visto il Pd schierarsi contro l’ex segretario del partito, Renzi si è difeso: “È il Pd che attacca me accusandomi di tutto. La verità è che il Pd ha scelto di votare per mantenere la legge Bonafede anziché ritornare alla Legge Orlando. E in quel passaggio ha perso la sua patente di garantista, la sua anima di riformismo”.

Renzi ha concluso: “Tutto il resto – le dichiarazioni contro di noi di persone che senza di noi non sarebbero politicamente esistite – appartiene alla categoria ‘lotta nel fango‘. Che non mi piace e non mi riguarda. Io dico solo che il Pd che tra noi e i Cinque Stelle si schiera coi grillini fa stringere il cuore a tanti che ci avevano creduto. Lo capite adesso perché abbiamo creato Italia Viva? Non potevamo finire giustizialisti”.

Fonte foto: ANSA
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