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Giulia Stanganini condannata a 27 anni per l'omicidio a Genova del figlio piccolo e della madre: "Seminferma"

La Cassazione ha confermato la condanna per Giulia Stanganini, accusata di aver ucciso a Genova il figlio di tre anni e la madre

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Diventa definitiva la condanna a 27 anni di reclusione per Giulia Stanganini, la donna accusata di avere ucciso a Genova il figlio di tre anni e la madre, della quale poi smembrò e nascose il corpo. La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza d’appello nella quale i giudici avevano dichiarato la donna seminferma di mente.

Giulia Stanganini condannata a 27 anni

Nella giornata di oggi, giovedì 18 aprile, è arrivato il verdetto definitivo della Corte di Cassazione sul processo a carico di Giulia Stanganini, 41enne genovese accusata del duplice omicidio del figlioletto Adam e della madre Loredana Stuppazzoni.

Come riporta Ansa, i giudici della Cassazione hanno confermato la sentenza d’appello del giugno 2023, rendendo definitiva la condanna a 27 anni di carcere. La donna era accusata di duplice omicidio, distruzione e occultamento di cadavere.

Dichiarata seminferma di mente

Al termine del processo di primo grado, nel maggio 2022, Stanganini era stata riconosciuta capace d’intendere e condannata all’ergastolo.

In fase di indagini preliminari l’ex cassiera era stata sottoposta a due perizie: l’ultima aveva concluso che era capace di intendere e volere al momento degli omicidi e parzialmente inferma di mente quando fece a pezzi la madre.

All’inizio del processo di secondo grado era stata disposta una nuova consulenza che ha stabilito un disturbo di personalità di tipo schizotipico e un lieve deficit mentale.

La difesa aveva chiesto l’assoluzione per infermità mentale; i giudici d’appello avevano dichiarato la donna seminferma di mente, riducendo la pena dall’ergastolo a 27 anni.

Il duplice omicidio del figlio di 3 anni e della madre

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il duplice omicidio avvenne a mesi di distanza. Giulia Stanganini uccise il figlio Adam di appena 3 anni, soffocandolo con un cuscino, il 22 novembre 2019.

Come aveva scritto il gip nell’ordinanza di custodia cautelare, la donna era “inadeguata” alla maternità: il piccolo veniva nutrito quasi completamente con omogeneizzati e talvolta veniva messo a dormire legato al passeggino. La donna l’avrebbe ucciso perché non ne sopportava il pianto.

L’omicidio della madre Loredana Stuppazzoni, 63 anni, avvenne nell’aprile 2020, in pieno lockdown per il Covid. Era stata la stessa Stanganini a presentarsi in Questura affermando di aver fatto a pezzi la madre, sostenendo però di averla trovata morta, impiccata, in casa sua.

Secondo l’accusa invece la nonna del bimbo sospettava che la figlia avesse ucciso il nipotino e aveva iniziato ad accusarla di essere una assassina. Per questo la donna avrebbe poi ucciso anche la madre.

Fonte foto: ANSA

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