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Giovedì 27 luglio gli ultimi pagamenti del Reddito di cittadinanza: chi lo perderà e cosa cambia da agosto

Per molti percettori del reddito, a causa delle modifiche apportate, luglio sarà l'ultimo mese in cui beneficiare della misura. Cosa cambia

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Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

Reddito di cittadinanza addio. Giovedì 27 luglio parte l’ultimo pagamento per coloro che beneficiano del sussidio: poi, dal mese prossimo, entreranno in vigore i cambiamenti varati al governo Meloni.

I cambiamenti previsti

Dal mese di agosto 2023, come spiega il quotidiano Il Messaggero, gli occupabili fino a 60 anni senza figli piccoli o anziani in famiglia non riceveranno più il reddito di cittadinanza.

Dal 1° settembre dovranno iscriversi al nuovo portale web del Governo che ha rivisto completamente il sussidio lanciato nel 2019.

A chi spetterà il reddito di cittadinanza

Ci sono però delle eccezioni. Il reddito di cittadinanza – che dal 1° gennaio 2024 sarà sostituito dall’Assegno di Inclusione (AdI) – verrà erogato soltanto a chi è seguito dai servizi sociali in quanto rientrante nelle fasce di popolazione che non possono trovare lavoro (disabili, minori, anziani).

Inoltre, il reddito rimane così com’è fino a fine anno anche per i nuclei familiari con minorenni, persone con disabilità o con almeno sessant’anni.

Per questi nuclei, il reddito verrà regolarmente erogato fino al 31 dicembre 2023, per poi essere sostituito dall’Assegno di Inclusione.

Il ministro del lavoro Elvira Calderone durante il question time

Le novità previste dal decreto lavoro: l’assegno di inclusione

Inoltre, il governo ha introdotto una forma di Supporto per la formazione e il lavoro, che parte da settembre 2023 ed è destinato alle persone in cerca di lavoro.

Per quanto concerne l’Assegno di Inclusione, spiega il Governo in una nota, ha un valore che varia da un minimo di 480 euro annui ad un massimo di 6.000 euro annui moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza a cui si può aggiungere al massimo 3.360 euro annui in caso di affitto.

È erogato per massimo 18 mesi, rinnovabili, per periodi ulteriori di 12 mesi previa sospensione di un mese.

La misura è rivolta ai nuclei familiari che hanno al loro interno almeno un disabile, o un minore, o un anziano con più di 60 anni. Il beneficio aumenta se in famiglia sono presenti solo over 67 nonché altri familiari disabili gravi, inoltre è compatibile e si integra con l’assegno unico universale. 

L’Assegno di inclusione deve essere richiesto telematicamente all’Inps o presso i Caf che sottoscriveranno apposita convenzione con l’Inps o presso i Patronati.

Fonte foto: ANSA

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