La circolare Inps svela chi non riceverà il Reddito di cittadinanza da agosto: ecco chi perderà l'assegno
Da agosto molti nuclei famigliari smetteranno di ricevere il Rdc. La circolare Inps chiarisce chi perderà la misura contro la povertà
La circolare dell’Inps n.61 ha chiarito, alla soglia dell’ultimo mese di erogazione del Reddito di cittadinanza (Rdc) per molte famiglie, chi non riceverà più l’assegno e perché. Attraverso gli interventi del governo Meloni nell’ultima legge di Bilancio 2023 infatti sono diminuiti i mesi di erogazione regolare dello strumento contro la povertà ed è stato decretato l’addio della misura per gennaio 2024. C’è chi però perderà il Rdc già ad agosto.
- Stop al Rdc ad agosto
- Chi perderà il Reddito di cittadinanza?
- Chi ha diritto al Rdc fino al dicembre 2023?
Stop al Rdc ad agosto
Il Reddito di cittadinanza andrà in pensione a partire dal 1° gennaio 2024. A sostituirlo, per una platea ridotta, ci sarà l’Assegno di inclusione. Negli ultimi sette mesi però il Rdc è stato regolarmente corrisposto a chi ne aveva i requisiti. Ad agosto le cose cambiano. Infatti nella legge di Bilancio il governo Meloni ha accorciato la durata del beneficio, fissandolo a un massimo di 7 mesi. Mesi che, anche se richiesti a partire dopo gennaio 2023, scadranno automaticamente ad agosto se non si rispettano i nuovi e più stringenti requisiti.
La misura viene ritirata ad agosto anche nel caso la domanda di adesione al Rdc sia stata fatta precedentemente alla legge di Bilancio 2023. Tradotto significa che invece di 18 mensilità, la durata massima del Rdc sarà in ogni caso entro agosto 2023.
Carta di Poste italiane per usufruire del Rdc
Chi perderà il Reddito di cittadinanza?
La circolare dell’Inps ricorda che con la legge di Bilancio 2023 sono esclusi dallo strumento del Reddito di cittadinanza tutti i nuclei famigliari che non presentano i nuovi requisiti di ammissione. Tra questi i nuclei famigliari che non hanno soggetti minorenni, persone disabili od over 60 a carico. Esclusi anche chi rifiuta la prima offerta di lavoro congrua, dove “congrua” sta per coerente con esperienza e competenze del beneficiario alla quale viene proposta.
La stretta al Rdc ha permesso al governo Meloni di risparmiare quasi un miliardo di euro (959 milioni per la precisione) solo nel 2023. Risparmio che verrà reinvestito in un sistema alternativo, simile ma più stringente nei requisiti, di sostegno alla povertà, ovvero nel “Fondo per il sostegno alla povertà e per l’inclusione attiva”.
Chi ha diritto al Rdc fino al dicembre 2023?
Ancora, in conclusione, la circolare dell’Inps disegna una quadro dei nuclei famigliari che hanno il diritto al Rdc fino alla fine della sua operatività (31 dicembre 2023). I nuclei famigliari in questione sono quelli che presentano soggetti a carico considerati “non occupabili”.
Nello specifico continueranno ad avere diritto all’assegno del Rdc fino a fine 2023 i nuclei famigliari nei quali ci sono persone disabili (media, grave e di non autosufficienza), soggetti minori e persone con almeno sessant’anni (compresi i percettori di Pensione di cittadinanza).