Giovanna Mezzogiorno e il bodyshaming sul set e sui social: "Derisa e offesa, il cinema mi ha tagliata fuori"
Giovanna Mezzogiorno ha riacceso i riflettori sul tema del bodyshaming presentando il suo cortometraggio Unfitting alla Festa del Cinema di Roma
Giovanna Mezzogiorno è tornata a parlare di bodyshaming nel mondo del cinema (e sui social network). L’attrice ha dedicato a questo tema il suo primo cortometraggio da regista, intitolato ‘Unfitting‘, presentato alla Festa del Cinema di Roma.
- Cosa ha detto Giovanna Mezzogiorno sul bodyshaming
- Il commento di Carolina Crescentini
- Le parole di Massimiliano Caiazzo
Cosa ha detto Giovanna Mezzogiorno sul bodyshaming
A ‘Il Messaggero’, Giovanna Mezzogiorno, che già in passato aveva raccontato gli attacchi ricevuti per il peso dopo i 20 chili presi durante la gravidanza dei suoi due gemelli, ha detto: “Volevo raccontare la mia storia che somiglia a quella di tante altre donne penalizzate perché non sono fisicamente perfette. Io, che ho quasi 50 anni, sono stata molto male. Per una ragazza questo tipo di pressione può essere devastante”.
L’attrice e regista ha poi spiegato che nessuno le è stata vicina: “Nessuno, a parte i medici che mi hanno seguita. Nemmeno quell’attore che consideravo un fratello ma è sparito nel nulla quando il cinema ha iniziato a tagliarmi fuori e a ricamare leggende infondate su di me: è malata, non tornerà mai più in forma… Perfino una cisti sull’occhio che ho mostrato in un programma televisivo è servita ad alimentare le cattiverie su di me“.
Sul mancato supporto da parte delle donne, Giovanna Mezzogiorno ha detto: “Le donne sono state molto più crudeli degli uomini”.
L’attrice e regista ha deciso di dimagrire “perché purtroppo mi sono lasciata condizionare dal mio ambiente, dalla società. Stavo impazzendo. Così ho intrapreso un dimagrimento violento che ha avuto gravi conseguenze sulla salute. È stata una debolezza di cui mi pento. Alla fine ce l’hanno fatta a farmi perdere 20 chili, ma a che prezzo…”.
Sui nomi di chi l’ha attaccata, Giovanna Mezzogiorno ha tenuto a precisare: “Per ora non li ho fatti, ma conosco uno per uno quelli che mi hanno derisa, discriminata, offesa. In futuro potrei cambiare idea. Devono sentirsi scomodi sulle loro sedie”.
Giovanna Mezzogiorno con Marco Bonini, Carolina Crescentini e Massimiliano Caiazzo alla Festa del Cinema di Roma.
Il commento di Carolina Crescentini
La protagonista del cortometraggio ‘Unfitting’ è Carolina Crescentini, che sul tema del bodyshaming ha detto in alcune dichiarazioni riportate dall’agenzia ‘Dire’: “Capisco Giovanna. Io porto una taglia 42 che sembra un insulto a tutto, alla moda e ai costumisti. La mia difesa è l’autoironia, ma è qualcosa che ha stufato“.
Poi ha aggiunto: “Ci sono tante colleghe che per non fare il famoso ‘fitting’ (la prova costume, ndr) per un red carpet si rivolgono al vintage per non vivere quell’umiliazione, perché di questo si tratta”.
Le parole di Massimiliano Caiazzo
Anche Massimiliano Caiazzo è nel cast del corto ‘Unfitting’ diretto da Giovanna Mezzogiorno. L’attore ha detto a ‘Dire’: “Capita anche agli uomini di essere vittime di un certo tipo di giudizio: il mio approccio al film è partito da questo. Il mondo dell’intrattenimento si nutre tanto del chiacchiericcio, che talvolta fa passare in secondo piano il talento. Il cinema, l’arte, non possono cambiare le cose ma scuotere le persone sì. E allora che vengano scosse”.