Giorgia Meloni vista dal pronipote di Mussolini: "Ha spiegato che il fascismo è finito, ora è una carnevalata"
Caio Giulio Cesare Mussolini, pronipote del Duce, ha detto la sua sulla vittoria di Giorgia Meloni e su un eventuale ritorno del fascismo
Il fascismo è finito. E, a dirlo, non è una persona qualunque, bensì il pronipote del Duce, Caio Giulio Cesare Mussolini. Un passato da ufficiale di Marina, nel 2019 si era candidato con Fratelli d’Italia alle Europee. Da anni lavora negli Emirati Arabi ed è da lì che ha detto la sua sulla vittoria di Giorgia Meloni alle elezioni politiche, affrontando il tema del fascismo, tornato alla ribalta dopo il successo del partito erede del Movimento sociale italiano, a partire dalla fiamma tricolore che campeggia nel simbolo.
- Cosa ha detto Caio Giulio Cesare Mussolini
- Cosa pensa del 25 aprile e dell'aborto
- Chi è Caio Giulio Cesare Mussolini
Cosa ha detto Caio Giulio Cesare Mussolini
Intervistato dal Foglio, Caio Giulio Cesare Mussolini ha parlato del successo di Giorgia Meloni alle ultime elezioni, ma si è rivolto soprattutto a chi vede ombre fasciste sul risultato delle urne.
“Giorgia Meloni – ha detto – fa bene a mostrarsi inflessibile. Tacciarla di fascismo è semplice mente ridicolo: una mistificazione della realtà. Siamo noi per primi, in famiglia, a condannare certe carnevalate nostalgiche, per esempio lo sfoggio delle camicie nere.
Il pronipote del Duce ha aggiunto di essere vittima di insulti e attacchi gratuiti “da quando sono piccolo. Il mio cognome ha sempre pesato. Fino a dieci anni fa la vivevo in maniera tutto sommato tranquilla, adesso il clima è peggiorato, sembra di essere tornati negli anni Settanta. È stata una campagna elettorale violenta“.
In tanti, giornali stranieri compresi, si chiedono se Giorgia Meloni sia un pericolo per l’Italia: “Credo che la risposta migliore sia il risultato elettorale – ha replicato Mussolini -. Di solito quando vince la destra si dice sempre che il popolo è ignorante, non sa niente. Ma gli italiani sono stanchi delle provocazioni stucchevoli. Giorgia ha fatto una campagna tutta rivolta al futuro, alle soluzioni concrete, non al passato”
Quindi, il passaggio sulla fine del fascismo: “Non abbiamo niente di cui vergognarci, perché i conti con il passato li abbiamo già fatti. Questo Paese ha bisogno di parlare dei problemi concreti dei cittadini. Lasciamo la storia agli storici. Il fascismo è morto con l’uccisione di Mussolini (l’aveva già dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera, nell’aprile 2019, ndr). Man mano che invecchiano, co loro che si considerano fascisti scompaiono. Se a distanza di 80 anni non capiamo che quella è una stagione archiviata continuiamo a parlare del nulla. Meloni ha credibilità internazionale, una rete di contatti. Presto se ne accorgeranno tutti che questa storia del fascismo era solo una strategia della sinistra rimasta arroccata a Capalbio, nei centri storici: fallimentare”.
E ancora: “Sono cresciuto in un’epoca in cui si diceva ‘ammazzare un fascista non è reato’. Ho visto crani spaccati, la violenza da parte dei gruppi della sinistra. È ovvio che per noi, che ci siamo sempre sentiti figli di un dio minore, questa è una gran de occasione”.
Cosa pensa del 25 aprile e dell’aborto
Ma cosa ne sarà del 25 aprile, la festa della Liberazione? Il prossimo Governo, guidato da Giorgia Meloni, la celebrerà? Ecco il pensiero di Mussolini: “Per me quella giornata è sempre stata divisiva e mi auspico che questa sia l’occasione per arrivare a una sorta di pacificazione nazionale. Il passato va studiato, contestualizzato, capito”.
Quindi, anche un passaggio sui diritti civili: “Quando si parla di diritto all’aborto, di unioni civili, nessuno in Fratelli d’Italia pensa a restringere alcunché. Certo, per noi la famiglia tradizionale rimane la priorità: perché ogni bambino possa avere un papà e una mamma. Così come personalmente sono contrario a quella pratica deplorevole che è l’utero in affitto. Del resto, se questi non fossero stati valori condivisi, non ci sarebbe stato un con senso elettorale così ampio“.
Chi è Caio Giulio Cesare Mussolini
Caio Giulio Cesare Mussolini è nato il 4 marzo 1968.
È il pronipote di Benito Mussolini: è il figlio di Guido, secondogenito di Vittorio, a sua volta figlio del Duce.
Di fatto, è il cugino di secondo grado di Alessandra Mussolini, figlia del quartogenito di Benito Mussolini, Romano, noto pianista jazz.
Dopo la guerra, Vittorio Mussolini era riuscito a scappare in Argentina con un passaporto falso: ed è lì che nato Caio Giulio Cesare, che per anni ha vissuto in Venezuela.
Tornato in Italia per un breve periodo, è stato ufficiale di Marina, nel corpo dei sommergibilisti.
Dopodiché si è trasferito negli Emirati Arabi Uniti, dove lavora per un’azienda livornese che produce piccoli sottomarini e camere iperbariche.
Nel 2017 si è avvicinato a Fratelli d’Italia, con cui si è candidato alle Europee nel 2019: non è stato eletto, nonostante 21.561 preferenze, perché FdI all’epoca aveva conquistato appena 5 seggi all’Europarlamento.