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Giorgia Meloni sulle manganellate al corteo pro-Palestina di Pisa: "Pericoloso togliere sostegno alla polizia"

La premier Giorgia Meloni ha ribadito in un'intervista il sostegno alla polizia dopo le manganellate sugli studenti al corteo pro-Palestina di Pisa

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Giorgia Meloni non fa mancare il sostegno alla polizia dopo sei giorni dalle manganellate agli studenti nel corteo pro-Palestina di Pisa, che hanno reso necessario il richiamo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La premier ha parlato delle cariche violente subite dai tanti minorenni scesi in piazza in un’intervista al Tg2 Post sollevando alcuni distinguo.

Le parole di Meloni sul corteo di Pisa

“Penso che per giudicare correttamente quanto accaduto sia utile raccontare qualche numero” ha premesso Meloni.

“Dal 7 ottobre scorso, data dell’attacco di Hamas contro Israele in Italia, ci sono state oltre mille manifestazioni – ha detto la presidente del Consiglio – in quelle manifestazioni ci sono stati 26 agenti feriti. Nel 2023 gli agenti feriti nelle manifestazioni sono stati complessivamente 120. I casi in cui ci sono stati problemi in queste manifestazioni, momenti di tensione, sono il 3%”.

La manifestazione a Roma contro le manganellate del corteo pro-Palestina di Pisa

“Noi a differenza di quanto accaduto in altri paesi europei abbiamo scelto di non vietare le manifestazioni a favore della Palestina” ha sottolineato la premier nell’intervista al Tg2 Post.

Il sostegno di Meloni alla polizia

Non si può parlare delle forze dell’ordine solo quando qualcosa non funziona – ha detto ancora – perché in tutti gli altri casi, nei casi in cui ci sono stati 120 agenti di polizia che sono finiti all’ospedale, che sono stati feriti per garantire l’ordine pubblico, la nostra incolumità, e magari anche con stipendi inadeguati, nessuno ha detto a loro grazie”.

“E allora forse è il caso di fare anche questo – ha aggiunto la premier – dire grazie alle forze dell’ordine per il lavoro prezioso che fanno ogni giorno. Fermo restando che, se poi qualcuno sbaglia, chiaramente si deve intervenire e si deve sanzionare come prevede il nostro ordinamento. Penso che sia molto pericoloso togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra, è un gioco che può diventare molto pericoloso”.

Giorgia Meloni è poi passata al contrattacco per le tante critiche ricevute in questi giorni da larga parte dell’opposizione. “Le lezioni sul governo autoritario da parte di quelli che sparavano con gli idranti su lavoratori inermi seduti a terra, perfettamente immobili, o che rincorrevano gli italiani da soli in spiaggia con i droni anche no” ha dichiarato.

Il cambio al vertice della polizia

Poche ore prima delle parole di Giorgia Meloni, al vertice del Reparto mobile della polizia a Firenze, che fornisce le squadre anche alla Questura di Pisa per l’ordine pubblico, è stato effettuato un avvicendamento.

Il cambio ha riguardato la dirigente di reparto Silvia Conti, ma fonti della polizia hanno assicurato che fosse “già previsto e non ha collegamenti con quanto accaduto anche perché la dottoressa non aveva avuto alcun ruolo nei fatti oggetto di approfondimento”.

Fonte foto: ANSA

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