Meloni, la conferenza stampa dopo il primo Decreto: l'attacco sul Covid del Presidente del Consiglio
La conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo l'approvazione del Decreto unico su Covid, rave party e carcere ostativo
Al termine del Consiglio dei ministri, in cui è stato approvato il Decreto unico su Covid, rave e carcere ostativo, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato in conferenza stampa.
Carcere ostativo e riforma Cartabia
Giorgia Meloni ha aperto la conferenza stampa elencando i sottosegretari appena nominati. Sul Decreto ha detto: “Il primo Decreto è importante per i provvedimenti che porta al suo interno e per me, a tratti, simbolico: sono fiera e contenta che il primo provvedimento contenga una norma sulla lotta alla criminalità organizzata”. Poi ha aggiunto: “Su proposta del ministro Nordio abbiamo deciso di intervenire su una materia che ci sta particolarmente a cuore da diverso tempo, che riguarda il tema del carcere ostativo. Per rispetto del lavoro fatto dal Parlamento abbiamo deciso di prendere la norma così come votata alla Camera e inserita nel Decreto. Sono molto contenta di questo provvedimento. Come avete visto, ho anche tolto il bavaglio al ministro Nordio…”, ha detto con una battuta il Presidente del Consiglio.
Ancora Giorgia Meloni: “Tutti i procuratori generali d’Italia ci hanno mandato una lettera dove ci chiedevano il rinvio della riforma Cartabia. Il nostro sistema giudiziario non è ancora pronto a tutta una serie di adempimenti derivanti dalla riforma Cartabia. La riforma Cartabia è una milestone che va centrata entro il 31 dicembre. Non cambia nulla ai fini del PNRR, manteniamo gli impegni presi con la Commissione Europea”.
Rave party
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha poi parlato delle nuove misure sui rave party: “Il ministro Piantedosi ci ha proposto una norma che introduce un nuovo reato contro i rave party”. E ha aggiunto: “Volevamo introdurre contro i rave party un’aggravante alla invasione di edifici e terreni, ma introduciamo un reato diverso poiché questa fattispecie non fosse un reato contro il patrimonio”.
Covid
Giorgia Meloni, sul Covid, ha detto: “L’obbligo vaccinale è scaduto lo scorso giugno e sopravviveva fino a dicembre per gli operatori sanitari. Noi abbiamo deciso di anticipare al 1° novembre la fine dell’obbligo e questo ci consente di recuperare 4 mila persone ora ferme in un sistema sotto-organico”. Il Presidente del Consiglio ha poi dichiarato: “Confermiamo l’uso delle mascherine, ho letto notizie di ogni genere che non corrispondevano a verità”.
Sempre sul tema coronavirus, Giorgia Meloni ha affermato in conferenza stampa: “Basta ad approcci ideologici in materia di Covid”. Il Presidente del Consiglio ha anche difeso in conferenza stampa il ministro della Salute Schillaci, attaccato dall’opposizione.