Giorgia Meloni chiude Atreju, ribadisce la solidità della maggioranza e cita Berlusconi: “Sarebbe fiero"
La premier ha tenuto il discorso di chiusura di Atreju, durissimo attacco a Landini e poi il riferimento a Berlusconi per i posti di lavoro creati
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha tenuto il discorso di chiusura di Atreju, la kermesse dei giovani di Fratelli d’Italia. Meloni ha ribadito la solidità della maggioranza, assicurando che arriverà a fine mandato, e ha attaccato Schlein, Landini e Prodi. La premier ha esaltato i risultati raggiunti con la creazione di un milione di posti di lavoro: “Berlusconi sarebbe fiero”, ha detto.
- Meloni ad Atreju: “Maggioranza solida”
- Posti di lavoro creati, “Berlusconi sarebbe fiero”
- Durissimo attacco di Meloni a Landini
Meloni ad Atreju: “Maggioranza solida”
Il discorso di chiusura di Atreju tenuto da Giorgia Meloni è durato poco più di un’ora. La prima parte è stata dedicata alla maggioranza di governo che, ha assicurato la premier, “è compatta” e “garantisce credibilità internazionale”.
“Chi ci ha sottovalutato e ha scommesso che non ce l’avremmo fatta, non ha fatto i conti con questo luogo che ha attraversato immutato gli anni”, ha detto.
Da sinistra: Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani
Posti di lavoro creati, “Berlusconi sarebbe fiero”
Difendendo i risultati raggiunti dalla maggioranza di governo, Meloni si è soffermata sull’occupazione: “Abbiamo creato quasi un milione di posti di lavoro in due anni. Silvio Berlusconi, che dei posti di lavoro ha fatto una bandiera, sarebbe fiero di sapere che il governo che ha contribuito a creare lo ha fatto”.
La premier ha assicurato che la maggioranza di governo “onorerà fino all’ultimo giorno il compito che le è stato assegnato” e che arriverà compatta fino alla fine della legislatura e oltre. “Chi spera che qualcuno di noi metta il proprio destino prima del destino della nazione rimarrà deluso. Deludere la sinistra è il nostro sport preferito. Noi siamo per l’Italia”, ha detto.
Per la premier “pessimismo, benaltrismo, tafazzismo” sono i nemici dell’Italia “che abbiamo il dovere di sconfiggere”. “L’Italia di oggi – ha detto la premier – torna a correre e stupire, da osservato speciale diventa un modello da seguire”.
Durissimo attacco di Meloni a Landini
Nel lungo discorso di Atreju, Giorgia Meloni ha parlato anche di migranti, spiegando che “i centri in Albania funzioneranno”.
Poi l’attacco durissimo alla sinistra, che non ha risparmiato neanche l’ex premier Romano Prodi. “Rispondiamo con i fatti ai tanti uccelli del malaugurio, li abbiamo ascoltati dall’alto di quella spocchia tipica di chi per anni non ha azzeccato nessun pronostico augurarci il male possibile”, le parole della presidente del Consiglio.
Sulla Sanità la replica piccata a Schlein, segretaria del Pd, che secondo Meloni “ha altre priorità come cantare il rap e andare sui carri allegorici”. E poi l’attacco a Maurizio Landini, segretario della Cgil, accusato di fomentare “la rivolta sociale” con “toni che non hanno precedenti nella storia dei sindacati italiani”.