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Gioacchino Leonardi uccide la moglie Svetla Ghenciu e si suicida a Rimini: cadaveri scoperti dal figlio 16enne

L’omicidio-suicidio è avvenuto a Rimini, in un condominio di via Gambalunga. I corpi dei due sono stati scoperti dal figlio 16enne della coppia

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Tragedia a Rimini, dove un uomo ha ucciso con un’arma da fuoco la moglie, per poi rivolgere contro sé stesso la pistola e togliersi la vita. A scoprire i corpi è stato il figlio minorenne della coppia, di rientro da una vacanza.

L’omicidio-suicidio a Rimini

A fare fuoco contro la moglie è stato Gioacchino Leonardi, un cinquantenne di origine siciliana che, nella giornata di lunedì 19 giugno, ha prima sparato e ucciso la 48enne di origine moldava Svetlana Ghenciu, per poi rivolgere l’arma contro sé stesso e premere il grilletto.

L’allarme è stato lanciato nel pomeriggio dal figlio della coppia, un ragazzo di 16 anni appena rientrato nell’appartamento sito al terzo piano del condomino al numero 72/74 di via Gambalunga a Borgo Marina, quartiere di Rimini, in Emilia Romagna.

La zona di Rimini nella quale si trova via Gambalunga, nei pressi del centro storico del capoluogo romagnolo

Il giovane, che era appena rientrato da una vacanza di un paio di giorni in compagnia della fidanzata, pare abbia trovato la porta chiusa dall’interno, rivolgendosi ai vicini dopo aver tentato inutilmente di contattare i genitori. I condomini hanno quindi forzato la porta di ingresso, permettendo al giovane di entrare in casa.

L’arrivo delle forze dell’ordine

Il ragazzo si è quindi trovato davanti l’orribile scena dei corpi senza vita dei genitori: la madre stesa sul letto, dov’era allettata a causa di un recente intervento chirurgico, e il padre riverso su di lei, con ancora la pistola in una mano.

Nel giro di poco tempo sono accorse sul posto le pattuglie della Polizia di Stato e le ambulanze del 118, con gli operatori sanitari che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dei due.

Ancora tutta da chiarire la dinamica dell’evento: insolitamente, nessuno dei condomini pare abbia avvertito grida o spari nei giorni precedenti, né alcun verso dal cane di famiglia. Il figlio della coppia è stato affidato ad alcuni parenti materni, anche loro residenti a Rimini.

Le indagini della polizia

Tutta da ricostruire la vicenda quindi. Leonardi, che era una guardia giurata, non aveva precedenti penali, e non risultano sul suo conto segnalazioni o denunce per maltrattamenti o violenze nei confronti della moglie. La donna invece, da molti anni in Italia, lavorava in un panificio molto conosciuto in città, il “Fellini”. Aveva anche un altro figlio, avuto in una precedente relazione e residente in Moldavia.

La pistola con la quale è stata consumata la tragedia risulta regolarmente registrata per uso sportivo. La strada è stata chiusa al traffico per consentire i rilievi, e secondo le prime indiscrezioni la violenza potrebbe essere avvenuta già sabato 17 o domenica 18 giugno.

Le indagini, coordinate dal magistrato di turno Annadomenica Gallucci, sono affidate agli agenti della squadra mobile di Rimini, diretta dal vice questore aggiunto Dario Virgili. Nel frattempo, il pm di turno ha disposto l’autopsia su entrambi i corpi.

Fonte foto: ANSA

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