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Gino Sorbillo prepara una pizza con la farina di grillo e sentenzia: "Inaccettabile, orrenda"

Il pizzaiolo Gino Sorbillo ha testato la farina di grillo nella sua pizza tradizionale, affidandosi alle impressioni dei clienti. Ecco com'è andata

Pubblicato:

Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Il leggendario pizzaiolo Gino Sorbillo ha testato la farina di grillo nella ricetta della tradizionale pizza napoletana e ha pubblicato la sua reazione sui social. L’esperimento nasce da quando l’Unione Europea ha dato l’ok per la diffusione di alimenti e prodotti a base di farina di grillo. Gino Sorbillo ha fatto di più: ha fatto assaggiare il piatto ai sui clienti e ha raccolto le loro impressioni.

Gino Sorbillo e la pizza con la farina di grillo: le reazioni dei clienti

Quella di Gino Sorbillo è chiaramente una provocazione. Il pizzaiolo partenopeo, alle telecamere della community ‘Food Napoli’ su Facebook, ha preparato una pizza con la farina di grillo nell’impasto e l’ha distribuita ai suoi clienti.

In un primo momento Sorbillo e il suo staff annusano la pizza appena sfornata: “Odora?”, chiedono. “Sì, odora, ma di cosa?”.

A Napoli Gino Sorbillo ha preparato la pizza con la farina di grillo: “Orrenda”

In seguito il video riprende le reazioni dei clienti, che sembrano non gradire la novità. “Ha un retrogusto amarognolo“, dicono.

Gino Sorbillo rileva che la farina di grillo costa “75 euro al kg“.

La sentenza di Sorbillo

Dopo aver raccolto le reazioni dei clienti e del suo staff, Gino Sorbillo pronuncia la sua sentenza.

Le sue parole: “Ho pensato di lanciare questa provocazione a difesa della pizza tradizionale. Mi auguro che in futuro nessuna pizzeria possa mai considerare questa farina come ingrediente, sarebbe la fine della pizza napoletana e italiana nel mondo”.

Tuttavia Sorbillo precisa di non essere assolutamente contrario alle innovazioni: “Io sono ovviamente per le innovazioni, di ogni tipo, ma la farina di grillo è inaccettabile: si tratta di una porcheria, una trappola di chi non sa cosa inventarsi”.

Il precedente in un panificio a Torino

Dopo l’ok dell’Unione Europea, alcuni esercizi commerciali hanno valutato la possibilità di adottare la farina di grillo nella loro produzione.

È il caso del panificio di Enrico Murdocco, a Torino, dove il proprietario ha annunciato la sperimentazione dell’ingrediente più controverso degli ultimi mesi che, secondo le sue dichiarazioni, avrebbe un retrogusto di nocciola.

Per il momento la destinazione d’uso degli ingredienti a base di insetti rimane un argomento divisivo e già molti produttori – come Gino Sorbillo – hanno già fatto la loro scelta.

Fonte foto: iSTOCK

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